Un malore, poi la corsa in Pronto soccorso all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Dodici ore, per essere poi dimesso - a quanto riferito - constatata una "fibrillazione". Il giorno dopo il secondo malore, a casa, questa volta fatale.
L'inchiesta
La Procura di Lecce (pm Luigi Mastroniani) ha aperto un fascicolo per fare chiarezza sulla morte di un 75enne, Oronzo Lippolis e ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, tre medici che hanno potuto nominare consulenti di parte per l'autopsia eseguita il 14 giugno dal medico legale incaricato dal pm, Alberto Tortorella.
L'esposto
I familiari si sono affidati all'avvocato Tommaso Donvito e hanno presentato un esposto appena dopo i fatti, che risalgono al periodo di Pasqua.
Il peggioramento
Giunto a casa, prosegue il racconto, il 75enne, torna a sentirsi poco bene. Alle 20.30 del 18 aprile si accascia. Nuova chiamata al 118: l'ambulanza questa volta arriva dall'ospedale di Galatina (stando a quanto riferito nell'esposto, 45 minuti dopo la chiamata). I sanitari tentano l'impossibile per salvare la vita al paziente ma alle 21.30 non possono far altro che constatarne il decesso.
Le richieste dei famigliari
Da qui la richiesta di un approfondimento investigativo che è stato effettivamente disposto dalla procura. Le cartelle cliniche sono state sequestrate e nei giorni scorsi è stata eseguita l'autopsia, dopo la riesumazione della salma. Il prosieguo delle indagini accerterà la verità dei fatti ed eventuali responsabilità. I parenti della vittima hanno chiesto di verificare se vi siano state condotte imprudenti o negligenti, e se il ricovero del paziente e ulteriori accertamenti avrebbero potuto scongiurare il peggio.