Allarme dei sindacati: «Pronto soccorso al collasso, servono medici e infermieri»

Allarme dei sindacati: «Pronto soccorso al collasso, servono medici e infermieri»
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Giovedì 27 Ottobre 2016, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 13:58
 Tiene banco quanto accaduto nel pronto soccorso del Fazzi lo scorso 15 ottobre e il fronte della polemica si allarga a ventaglio. Scendono in campo i segretari provinciali di Fp Cgil (Floriano Polimeno) e della Fials (Vincenzo Gentile) e lanciano l’altolà dopo quello espresso a chiare lettere dal segretario provinciale della Uil Fpl (Antonio Tarantino). 
Il caso è deflagrato dopo la diffusione di un video in cui era ripreso un uomo disteso in terra in pronto soccorso. Dopo è seguita la ricostruzione dei fatti che ha ridimensionato il tempo d’attesa del 40enne che la sera del 15 ottobre si è recato al pronto soccorso del Fazzi, ma i sindacati alzano gli scudi e Polimeno apre un altro fronte che riguarda la carenza di personale.
 
«Il Fazzi risponde al 90 per cento della domanda di salute. È la naturale conseguenza dello svuotamento dell’offerta degli ospedali periferici. Quanto accaduto al pronto soccorso del Fazzi è il campanello d’allarme. Il carico di lavoro sarà sempre più pesante e non c’è, di pari passo, un adeguamento della dotazione organica alle reali esigenze dei reparti. In questa situazione la direzione generale ha comunicato che, contestualmente all’arrivo di 21 infermieri a tempo indeterminato - il prossimo primo novembre – ci sarà la cessazione di altrettanti contratti a tempo determinato. La gravissima carenza di personale è stata più volte denunciata alla direzione generale, da questa segreteria, e riguarda la maggior parte dei presidi ospedalieri della nostra Asl, ma soprattutto la situazione del Fazzi che deve farsi carico di un flusso di utenza enorme che non trova alcuna forma di assistenza sul territorio».

Polimeno lamenta il continuo ricorso alla extralocazione che nel Fazzi è ormai di prassi e insiste: «Appare evidente che in queste condizioni diventa impossibile chiedere al Fazzi di diventare un Dea di II Livello dove dovrebbero essere trattati casi ad elevata complessità. Per questo riteniamo che la direzione generale debba mantenere in servizio i precari anche alla luce delle notizie che giungono dalla prossima e imminente approvazione della Legge di Stabilità».
Sin qui la Fp Cgil, mentre Fials ha preso carta e penna per puntualizzare al direttore generale, Silvana Melli, e al direttore sanitario, Antonio Sanguedolce, la necessità di risolvere le criticità. «Il pronto soccorso del Fazzi deve fare fronte a un numero elevato di prestazioni – afferma Gentile – con una grave carenza di personale medico e infermieristico. Se in più ci mettiamo che in particolari orari e giorni, come il sabato sera, affollamento è tale da non poter dare ascolto a tutti visto che la precedenza deve essere data ai codici rossi e gialli, è chiaro che ci troviamo dinanzi a un fenomeno non nuovo per il pronto soccorso del Fazzi».

Ed effettivamente questa è la madre di tutti i problemi, ossia quell’afflusso di persone con malori di secondaria importanza che dovrebbero rivolgersi al medico di famiglia o alla guardia medica e invece preferiscono affollare il pronto soccorso. Si tratta di circa il 75 per cento degli accessi. 
E poi la ripresa video: «Il fatto che all’interno del pronto soccorso sia possibile effettuare riprese con telefonini o altro rappresenta una chiara violazione della privacy, dannosa per i pazienti e per la stessa immagine dell’Azienda, in quanto non si dovrebbero divulgare eventuali singoli episodi avulsi dal contesto in cui si verificano», questa la convinzione di Gentile che chiede alla direzione generale di «ascoltare il dirigente del pronto soccorso in merito alle numerose richieste di potenziamento dell'organico dallo stesso avanzate alla Direzione generale, e finora rimaste inevase, che siano vietate le riprese video, con qualsiasi mezzo effettuate, nei locali di attesa del pronto soccorso, senza la preventiva autorizzazione della direzione sanitaria».
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