Porta San Biagio, vialetti e aiuole
La piazza delle polemiche

Porta San Biagio, vialetti e aiuole La piazza delle polemiche
di Francesca SOZZO
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Martedì 26 Settembre 2017, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 22:28
Alberi, aiuole, vialetti e giochi per i bimbi: sulla riqualificazione dei giardini di Porta San Biagio è polemica. Le prime foto di piazza Italia - quasi ultimata - accendono la miccia sul progetto di rigenerazione urbana della zona di via Leuca che porta la firma dell’amministrazione Perrone. «Un fiore all’occhiello», aveva sempre detto ex assessore all’Urbanistica Severo Martini, di cui il Comune andava fiero.
Tanti i commenti in queste ore dai parte dei leccesi: una piazza trasformata in un «non luogo», dice qualcuno, facendo presente la difficoltà nel vivere quella che, per decenni, è stata una piazza su cui bambini hanno imparato ad andare in bicicletta e giocato a pallone, oppure un luogo in cui sedersi sui gradini nelle mattinate in cui non si andava a scuola.
Oggi il progetto prevede la sistemazione a verde delle aiuole. E, per alcuni, si tratta di “vialetti” pedonali troppo stretti e di difficile percorrenza soprattutto per mamme con i passeggini. “Cordoli”, esattamente, quelli precedenti e ora sostituiti con i nuovi che riprendono il disegno della piazza.
Le accuse arrivano dal centrodestra: un’area che rischi di trasformarsi in un parco “protetto” senza che possa essere vissuto dalla cittadinanza. A puntare il dito è Andrea Guido, consigliere di Direzione Italia ed ex assessore all’Ambiente. «Non so di chi sia la colpa. Se sia della politica di destra o della politica di sinistra, se sia colpa dei tecnici degli uffici comunali, della ditta che sta eseguendo i lavori o della Soprintendenza - attacca il consigliere - e sta di fatto che chiunque abbia scelto di progettare e far realizzare quei sentieri così stretti da non concedere il transito di carrozzine e passeggini ha solo generato ulteriori barriere architettoniche come se non bastassero «quelle già esistenti».
 
Una critica accesa con tanto di invito a chi, ha fatto il progetto, a percorrere quei vialetti in modo da rendersi conto della difficoltà. Un progetto che ha tenuto conto di alcune prescrizioni da parte della Sovrintendenza con l’invito a rispettare quello che era il disegno originale della piazza. «Ho avuto modo di approfondire - aggiunge Guido - e i vialetti sono stati fatti in quel modo per via dell’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza».
Un’opera, con tanto di problemi, che la nuova amministrazione - targata Carlo Salvemini - eredita dal precedente governo. Lo sottolinea l’assessore all’Urbanistica Rita Miglietta dalla pagina Facebook: «Su via Leuca e su piazza Italia l’amministrazione eredita diversi problemi, esito, per altro preannunciato, di un progetto molto complesso che è stato dannosamente minimizzato durante la precedente amministrazione». Annunciando, però, che gli uffici stanno cercando di intervenire per cercare di mitigare questi disagi sia sul cantiere già terminato, quello relativo a via Leuca, che sul cantiere di Piazza Italia. Ma «non è facile - aggiunge la Miglietta - mentre è facile oggi segnalare eventuali difetti da chi occupava nel recente passato ruoli di responsabilità e al quale ricordo che: abbiamo disposto l’eliminazione dei parcheggi previsti sulla Piazza, la loro presenza, oltre che indecorosa, precludeva l’accesso e la visibilità della Piazza - scrive Miglietta - e stiamo verificando l’ipotesi di avere attorno al monumento di Piazza Italia, un verde calpestabile» che sia destinato a tutti e che non costi molto al Comune in termini di manutenzione. Poi, quanto ai “vialetti” pedonali che si vedono sulla piazza, l’assessore dice: «Non sono percorsi ma cordoli che richiamano l’originario disegno della Piazza, purtroppo modificato. Segnalo che quel verde non è stato concepito come un parco. In ogni caso, stiamo verificando anche l’ipotesi di rivedere la larghezza dei cordoli». Infine, a frecciatina all’ex assessore Guido: «Segnalo che su via Leuca numerosi sono i problemi di accessibilità per tutti, eppure su questo il consigliere Guido non fa nessun accenno».
 
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