Pd, Piconese da Mdp. I circoli avvertono: segnaleremo a Roma

Pd, Piconese da Mdp. I circoli avvertono: segnaleremo a Roma
di Paola ANCORA
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Martedì 11 Aprile 2017, 20:13
Non c’erano soltanto Massimo Manera, Paolo Solito, Francesca Torsello ed Egidio Zacheo, alla presentazione alle Officine Cantelmo di Lecce di Articolo 1-Mdp (Movimento democratici e progressisti), nato per scissione a caldo - dopo le aspre polemiche degli ultimi mesi - dal Partito democratico. 
Ad ascoltare le parole del capogruppo in Consiglio regionale, Ernesto Abaterusso, del coordinatore provinciale Stefano Prete, fra militanti e simpatizzanti ha fatto capolino anche il segretario provinciale del Pd, Salvatore Piconese.
Che ancora ieri ha ribadito la sua posizione: «Resterò segretario fino alla naturale scadenza del mio mandato, in autunno». Piconese sottolinea «di essere capitato lì, ero fuori dalle Cantelmo e sono andato via prima che l’incontro terminasse. Ero lì da semplice osservatore». 
Ma la sua presenza non è passata inosservata e ha funzionato da benzina sul fuoco per quanti, nei circoli Dem, già da tempo sospettano una simpatia del segretario per Articolo1, evidenziandone il ruolo «fin troppo defilato» - dicono da via Tasso - in questa campagna congressuale per il rinnovo della segreteria nazionale del partito.
Il malcontento è montato al punto che nelle prossime ore sarebbero pronte a partire lettere e segnalazioni dirette a via del Nazareno, quartier generale romano del Pd: «Non abbiamo intenzione di lasciar correre - rivelano esponenti di spicco del partito - e le lettere sono già pronte».
La presenza di Piconese all’incontro di due giorni fa alle Cantelmo, insomma, sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. 
Anche perché il Movimento Democratico e Progressista, di area dalemiana, ha l’obiettivo - evidenziato chiaramente da Abaterusso alle Cantelmo - «di costruire e ricostituire il centrosinistra, devastato da tre anni di Governo Renzi. Milioni di elettori ci hanno voltato le spalle e in molti casi si sono allontanati dalla urne». Un manifesto contro le politiche del Pd degli ultimi anni che avrebbe richiesto, secondo alcuni circoli, maggiore prudenza e una presa di distanza netta da parte di Piconese, il quale invece, da tempo, evita commenti e riflessioni su Articolo1, trincerandosi dietro la garanzia che resterà segretario fino a fine mandato. 
I più maliziosi fra i Dem sono convinti che l’obiettivo di chi, oggi, ammicca all’Mdp sia aspettare di superare il guado delle Comunali 2017, alle quali - vista l’esordio recente del partito sulla scena pubblica - sosterranno candidati Pd pronti, dopo il voto, a cambiare casacca e rappresentare l’Mdp nei vari Consigli comunali della provincia. Voci, per il momento, e nulla di più.
Più concreta invece - e confermata da vari esponenti del partito - l’intenzione dei circoli di segnalare la condotta del segretario a Roma. Del resto, sono giorni caldi di polemiche e sfide per l’elezione del segretario nazionale del partito. E in vista del 30 di aprile, quando si voterà per le primarie, lo scontro interno al Pd non farà che esacerbarsi.
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