Torace schiacciato: così è morto Davide dopo l’impatto

Il luogo dove è avvenuto l'incidente mortale
Il luogo dove è avvenuto l'incidente mortale
di Alessandro CELLINI
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Agosto 2016, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 12:22
È stato ucciso da un urto violentissimo con l’asfalto Davide Biasco, il 25enne morto nella notte tra sabato e domenica lungo la litoranea di San Gregorio. L’esame esterno condotto dal medico legale Ermenegildo Colosimo - disposto dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci - ha permesso di chiarire cosa sia successo negli istanti dopo l’impatto. Il ragazzo, dopo l’urto violento con l’auto che aveva occupato la carreggiata, è precipitato sull’asfalto praticamente di petto, tanto che le lesioni più gravi e letali sono quelle toraciche e addominali. L’urto ha compresso cuore e polmoni, e la rottura della gabbia toracica ha dato il via a un’emorragia interna che non gli ha lasciato scampo. Alla visita erano presenti il dottor Giancarlo Russo, nominato dalla famiglia della vittima (assistita anche dall’avvocato Giuseppe Fersini), e l’avvocato Francesco Nutricati, per conto dell’automobilista, che è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta di I.V., un giovane di Gagliano del Capo. L’intenzione, da parte della Procura, è capire se vi siano responsabilità nella condotta dell’uomo che era alla guida dell’auto contro cui è andato a schiantarsi il 25enne.

Il corpo, già nella giornata di ieri, è stato restituito alla famiglia. Incessante il via vai di persone a casa di Davide Biasco. Familiari, amici, semplici conoscenti hanno voluto testimoniare la propria vicinanza a chi è stato colpito da un lutto così grande. I funerali si terranno questo pomeriggio, a Patù.
Resta altissimo il dolore, a distanza di tre giorni, per un incidente che ha scosso la piccola comunità di Patù. Davide era molto conosciuto: lavorava come cameriere nel ristorante del nonno, “Da Mimì” a San Gregorio. E proprio da lì stava tornando la notte della tragedia. Erano le 3: in moto insieme ad un amico (al quale aveva ceduto il proprio casco) ha imboccato la curva che si trova all’altezza del camping Villa Paradiso, sulla provinciale 214. All’improvviso si è trovato davanti una Lancia Lybra, intenta a fare manovra: inutile è stato il tentativo di frenare. L’impatto è stato violento: sia Davide che l’amico sono stati sbalzati dalla sella e sono finiti sull’asfalto. Ad avere la peggio il 25enne: nonostante i tentativi di rianimarlo prima da parte delle persone presenti, poi da parte dei sanitari del 118, il suo cuore ha smesso di battere lì sull’asfalto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA