Fucilate contro l'auto di una donna: è mistero

Fucilate contro l'auto di una donna: è mistero
di di Francesco DE PASCALIS
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Lunedì 25 Luglio 2016, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 15:43

Un grave atto intimidatorio è stato compiuto la notte scorsa a Novoli. Alcuni colpi di arma da fuoco, con ogni probabilità un fucile caricato a pallini, sono stati esplosi contro il portabagagli ed il lunotto posteriore di un'utilitaria, mandando quest'ultimo completamente in frantumi. Ad essere presa di mira una “Toyota Aygo”, tra l'altro nuovissima, di colore bianco, parcheggiata in via Francesco Crispi, arteria stradale parallela alla linea ferroviaria Novolese e situata a qualche centinaio di metri dalla centralissima Piazza Regina Margherita. Un’azione portata a termine, con ogni probabilità, nella nottata a cavallo tra domenica e lunedì, approfittando del buio fitto e della strada poco trafficata, ed a dire delle forze dell’ordine, “premeditata”. 
 

 

Ad accorgersi dell’evidente accaduto, e soprattutto ad allertare i Carabinieri della stazione di Novoli, nelle prime ore di lunedì mattina, è stata la stessa proprietaria, che abita e risiede con la famiglia nella via. La 45enne, dipendente di una cooperativa che si occupa di assistenza domiciliare agli anziani, incensurata, conosciuta e stimata in paese, è stata infatti, la prima ad accorgersi dei danni subita dalla sua automobile. Sul posto si sono recati immediatamente i Carabinieri di Novoli guidati dal maresciallo Lorenzo Cannizzo, insieme ai colleghi della compagnia di Campi Salentina agli ordine del maggiore Nicola Fasciano. Gli stessi militari hanno da subito avviato le indagini sul fatto criminoso, cercando in prima battuta di risalire al tipo di arma utilizzata e poi a seguire a ricostruire la vicenda fino ad arrivare agli eventuali autori. Nel frattempo è stata ascoltata anche la stessa proprietaria del mezzo colpito. Da una prima analisi compiuta sulla parte posteriore dell’auto, precisamente tra il paraurti e la targa, parrebbe chiaro che chi ha agito ha imbracciato un’arma tipicamente utilizzata nelle battute di caccia. A dimostralo è soprattutto il suo caricamento con cartucce a pallini. I colpi esplosi come detto sono stati capaci di mandare in frantumi il lunotto posteriore interessando poi in diverse parti il parafango, colpito dalla rosa di piombo. Da evidenziare che gli stessi investigatori hanno già allertato i proprietari dei sistemi di videosorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso in azione gli autori del gesto.




 

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