Intanto sul sito del Comune, come richiesto in commissione dal consigliere di Lecce Città Pubblica Carlo Salvemini, con il sostegno dei consiglieri di maggioranza appartenenti al gruppo “Lecce2017”, sono stati pubblicati i numeri di tutte le multe incriminate, che i cittadini non devono pagare.
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Quel che l’assessorato al Traffico ha definito «un increscioso incidente di percorso», si va trasformando invece in una bomba a orologeria per i conti dell’ente e per i responsabili del pasticcio: le denunce ai carabinieri, infatti, sono decine.
Ma c'è di più. Lo scontro, oggi, si consuma proprio sul mancato intervento del Comando dei vigili una volta saputo del problema delle notifiche non conformi: i cittadini multati non hanno mai ricevuto i verbali, perché i messi della Lupiae, anziché recapitare ai domicili i diversi verbali, avrebbero dichiarato tutti irreperibili. Ma quando, a luglio di due anni fa, il problema emerse per le segnalazioni dei cittadini e dello Sportello dei Diritti, perché non si è provveduto a sospendere subito le multe e a rimediare? A porre questa domanda alla Municipale, oggi, non sono più soltanto le associazioni dei consumatori, Sportello e Adoc in testa, ma è la stessa Lupiae servizi, destinataria di una lettera di diffida da parte del comandante Donato Zacheo e sulla quale - lo ha chiarito proprio Zacheo in commissione Controllo - si interverrà per il recupero dei mancati incassi derivanti da quei verbali. Si parla di cifre importanti, certamente al di sopra del mezzo milione di euro.
Dopo giorni di silenzio, è la presidente di Lupiae, Tatiana Turi, a prendere posizione. «Chiederò di essere ascoltata dalla commissione Controllo e in quella sede vorrò chiarire alcuni aspetti di questa vicenda. Perché dal momento in cui si è compreso che poteva esserci stato qualche problema nella notifica delle multe - spiega - ho chiesto per iscritto moltissime volte al Comando di riscontrare quei verbali caso per caso. Ho decine di lettere. E non ho mai ricevuto risposta».
Un’accusa precisa, da parte della Turi, che verrà meglio circostanziata in commissione, nei prossimi giorni. «Ho sempre garantito al Comando della Municipale la mia massima disponibilità - continua - e ho anche mosso al Comando una serie di contestazioni sulla convenzione relativa alla notifica dei verbali. Inoltre va detto che se le verifiche fossero state fatte per tempo, forse non saremmo arrivati a questo punto». La responsabilità del pasticcio “multe fantasma”, insomma, per la Turi non va addebitata in toto all’azienda, «anche perché noi ci siamo avvalsi di un servizio di posta privato e per quanto io mi ritenga una persona severa, pronta a punire eventuali responsabili, stento a credere che i quattro messi notificatori siano tutti impazziti, atteso che la responsabilità di un pubblico ufficiale è comunque personale. Non si possono lanciare accuse senza garantire un contraddittorio». Il messaggio, chiaro, è rivolto proprio a Zacheo, al quale chiedono chiarezza Lupiae e i consumatori.