Nuovo “assalto” alla Poesia: scogliera deturpata da tende e ombrelloni

Nuovo “assalto” alla Poesia: scogliera deturpata da tende e ombrelloni
di Fernando DURANTE
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Sabato 27 Agosto 2016, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 15:46
Non c’è pace per uno degli angoli più belli e fragili del Salento: ancora oggetti infilzati nella roccia feriscono la scogliera che si affaccia sulla grotta della poesia a Roca, marina di Melendugno, una delle piscine naturali più belle del mondo.
Dopo l’allarme lanciato attraverso le pagine di Quotidiano per bocca del comandante della polizia municipale, il tenente Antonio Nahi, che invitava turisti e villeggianti a rispettare il divieto di piantare ombrelloni e altri oggetti in grado di “bucare” la roccia, la scena si ripresenta. Questa volta ad essere piantato sulla scogliera è stata una tenda, ad uso e consumo di un gruppo di turisti desiderosi di godere della bellezza del luogo, ma non intenzionati a rinunciare alle loro comodità e a un angolo di ombra tutto per loro.
Eppure, tutta la zona è piena di cartelli di divieto che rendono chiara la condotta da tenere se si intende frequentare uno dei gioielli del Salento. E come se non bastasse, l’intera area è sorvegliata a vista dal comitato spontaneo di volontari, gli “Angeli della poesia”, che quotidianamente - coordinati dal Comune - verificano il rispetto delle norme e del luogo.

Nei giorni successivi all’allarme lanciato dal comandante Nahi, in effetti, non si erano più visti ombrelloni conficcati sulla scogliera tufacea, a rischio continuo di crolli. Seguendo i suggerimenti e il buonsenso, anche i turisti avevano iniziato ad adoperare ingegnosi stratagemmi per godere del luogo senza rinunciare all’ombra. E allora ecco che gli ombrelloni sono stati poggiati e poi fermati con trespoli o pietre. Poi, evidentemente, i villeggianti cambiano e con loro anche la sensibilità dei nuovi arrivati verso il rispetto del paesaggio marino.
Negli ultimi giorni si è tornati ad assistere, così, ad episodi sconcertanti: una tenda conficcata nella fragile roccia e intorno tanta gente che si gode spensierata il sole e il paradiso intorno. Peraltro, la bellezza di questi luoghi richiama centinaia di villeggianti al giorno e quest’anno si è assistito addirittura ad un incremento esponenziale dei turisti. Il timore è che il luogo possa, a lungo andare, non reggere all'assalto. Roca ed il suo territorio avrebbero bisogno di essere maggiormente tutelati; proprio per questo l’ipotesi avanzata tempo addietro dal Comune era stata quella di far pagare un ticket ai visitatori, con l’unico scopo di tutelare una delle più belle meraviglie che il Salento offre all’occhio del visitatore.

Quest’angolo di paradiso continua, purtoppo, ad essere bistrattato da chi lo frequenta. Oltre a chi conficca gli ombrelloni nella roccia c’è anche chi abbandona la spazzatura lì intorno. Un anno fa l’amministrazione comunale aveva già notato che l’interesse attorno alla Poesia cresceva in maniera esponenziale, insieme ai rischi cui era esposta. «È un’idea che sosteniamo - aveva commentato quelche settimana fa il sindaco di Melendugno Marco Potì - avevo già segnalato che la bellezza della Grotta s’inseriva in un’area archeologica e in una zona sottoposta a divieto di balneazione dalla Capitaneria di Porto, e che quindi fosse necessario studiare un metodo di accesso controllato, attraverso ticket o turni, o di gestione da parte di una cooperativa. La proposta del comandante va nella direzione giusta e, in virtù di questo, stiamo già pensando ad un progetto nell’ambito dell’Area vasta».
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