Statale 275, si riparte dal “vecchio” percorso e ci sarà un solo bando

Statale 275, si riparte dal “vecchio” percorso e ci sarà un solo bando
di Pierpaolo SPADA
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Martedì 21 Marzo 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 13:19
Si ripartirà da quello esistente per ridefinire il nuovo progetto di ammodernamento della Strada statale 275 Maglie-Leuca, che, per un verso, e come suggerito dall’Autorità Anticorruzione, dovrà essere adeguato al dettato delle attuali norme e della nuova Valutazione d’impatto ambientale e, per l’altro, approvato non in lotti, bensì in un’unica soluzione.
Sono queste le indicazioni più consistenti emerse, ieri, all’esito dell’atteso confronto che si è svolto, a Bari, all’assessorato regionale per le Infrastrutture e la mobilità, tra Regione, Anas e i sindaci dei Comuni interessati dalla realizzazione dell’opera che, per altro verso, è, di fatto ancora oggetto di un contenzioso pendente al Tar Lecce. Contestualmente, le parti hanno anche stabilito la costituzione di un tavolo tecnico composto dagli stessi sindaci, Regione, Anas e dagli organi competenti al rilascio delle autorizzazioni per giungere a una soluzione progettuale quanto più condivisa. La prima seduta del tavolo tecnico è già stata calendarizzata: si terrà il 19 aprile alla Provincia di Lecce.
«In questo incontro – ha spiegato l’assessore regionale, Giovanni Giannini – non poteva e non doveva essere presentata alcuna proposta progettuale né da parte di Anas, né da parte della Regione. Con i sindaci e Anas, abbiamo stabilito il percorso da osservare per arrivare a una soluzione progettuale condivisa di questa intricata vicenda, partendo dal progetto esistente e facendo tutte le valutazioni del caso. Risiede in questa volontà la decisione di costituire un tavolo tecnico che coinvolga anche divisione Paesaggio, Via e Soprintendenza».
 
L’assessore lo ritiene un passo avanti nell’ottica della partecipazione e della trasparenza tanto che, replicando alle parole espresse solo 24 ore prima dal portavoce del Movimento Cinque Stelle in IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera, Diego De Lorenzis, in merito alla mancata convocazione dei parlamentari e della cittadinanza, ha affermato: «Siccome abbiamo un alto senso della democrazia, abbiamo invitato a discutere i rappresentanti delle istituzioni comunali che sono eletti dal popolo e che sono i soggetti normalmente identificati come quelli che rappresentano la popolazione. E non c’è nessuno che ha l’esclusiva della rappresentanza dei territori e delle comunità governate dai sindaci. Questo sia chiaro».
Tornando al merito del confronto tecnico di ieri, il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, confermando in toto il quadro esposto dall’esponente della Giunta guidata da Michele Emiliano, ha aggiunto: «Pur riconoscendo che non occorra procedere con un nuovo progetto, bisogna verificare quelle che sono le condizioni attuali e cioè che cosa succede ai fini del Putt (Piano urbanistico territoriale tematico) che diventa Pptr (Piano paesaggistico territoriale regionale), della Valutazione d’impatto ambientale (Via) e, contestualmente, del ripristino dei luoghi con riferimento ai rifiuti tombati. Ragion per cui, mettendo per un attimo al lato, le vicende legali, si costituisce un gruppo di tecnici che dovranno, diciamo, permettere di riapprovare il progetto. Poi, che, in questa fase, qualcuno fra i componenti del gruppo tecnico possa approfittarne per proporre soluzioni nuove, può anche essere. Però, lo scopo del risedersi al tavolo – ribadisce - è il dato oggettivo che, a distanza di 7-8 anni, ci sono delle norme e delle leggi sopraggiunte che, evidentemente, devono portare a una nuova Valutazione d’impatto ambientale, alla compatibilità con il Pptr oltre all’altro dato oggettivo - quello dei rifiuti tombati - che bisogna capire se va inserito all’interno del progetto oppure se, invece, con risorse a parte, debba essere risolto in altra sede».
Queste sono, insomma, le linee guida. La volontà di realizzare l’opera è stata anche ieri ribadita con determinazione, ma, a quanto pare, non comprende più la possibilità che l’approvazione dell’opera avvenga per lotti: «L’altra cosa che io ho posto in essere – spiega, infatti, Gabellone – è che non si debba assolutamente più discutere di segmenti di opera ma il progetto, così come prevede la norma, va approvato complessivamente. La gestione dell’appalto spetta all’Anas ma l’approvazione del progetto deve avvenire in lotto unico. L’ha riconosciuto anche la dottoressa Francesca Pace dell’ufficio Lavori pubblici e su questo - conclude il presidente della Provincia – si è convenuto tutti».
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