Callisto, il grammofono che viene... dal futuro

Callisto, il grammofono che viene... dal futuro
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Lunedì 23 Maggio 2016, 07:03 - Ultimo aggiornamento: 14:45
E se fosse l’invenzione del secolo? Di sicuro lo strumento è utile, bello e soprattutto non inquina. Si chiama “Callisto”, è un moderno grammofono che amplifica il suono degli smartphone e lo fa meccanicamente senza corrente elettrica e nessun altro genere di energia. La geniale invenzione, già depositata internazionalmente come «modello di utilità», è stata progettata dal gruppo di ricerca avviato dal noto musicista manduriano, Dario Pinelli, composto da Zaira Attianese, manduriana anche lei, dai neretini Fernando Massa e Ornella Sabato e dallo stesso Pinelli. Questa “scatola magica”, dal design moderno che ricorda un grammofono venuto dal futuro, è un amplificatore acustico totalmente privo di alimentazione elettrica in grado di aumentare la pressione sonora effettiva fino a 30dB, oltre ad equalizzare, sempre meccanicamente, il suono alla fonte.
Per capire il suo prodigio bisogna metterlo alla prova e ascoltarlo con le proprie orecchie (su YouTube alla voce "Callisto Gramophone" è possibile avere un’idea).
 
Intanto per comprenderne il portento accontentiamoci di questo paragone: è come se una normale cassa dello stereo di casa da 100 Watts riuscisse a sviluppare, senza l'aiuto di alimentazione elettrica, una potenza di 102400 Watts, ipoteticamente in grado di amplificare un concerto rock in uno stadio. A chilometri zero.
Dietro alla brillante idea c’è un nome abbastanza noto nel mondo (guarda caso) della musica: il trentaquattrenne manduriano, chitarrista gypsy-jazz, Dario Pinelli, che racconta il giorno in cui nella sua mente allenata alle armonie si è accesa la classica «lampadina». L’idea di creare Callisto, confessa l’artista, è nata un paio di anni fa. «Mentre riposavo sul divano – ricorda Pinelli - ascoltavo dal mio smartphone un po’ di musica che mi conciliasse il sonno; non volendo cuffie ma cercando un volume più alto – prosegue - ho smontato un vecchio grammofono che faceva arredo in casa e avvicinato al tubo della campana la cassa del mio smartphone così da avere un ascolto “vintage” un po’ più ad alto volume».

Dopo circa un anno da quella curiosa esperienza, Pinelli ma messo le basi per trasformarla in impresa. «Ho riunito un gruppo di persone, Zaira, Fernando e Ornella – spiega - e abbiamo cominciato a sviluppare qualcosa che è andato ben oltre l’obiettivo iniziale: siamo riusciti, non solo ad amplificare il suono alla fonte di ben 30dB, eliminando l’effetto imbuto del grammofono, ma anche a creare uno strumento che tira fuori le frequenze non percepibili alla fonte e le equalizza meccanicamente senza il minimo aiuto dell’elettricità o della micro elettronica, ma solo ed esclusivamente sfruttando al meglio le leggi della fisica e dell’acustica». Detto così sembra facile eppure dietro l’impresa Callisto ci sono studi, ricerche e ore di sonno perse. «Abbiamo sperimentato un nuovo tipo di gomma siliconica composita che isola le frequenze in uscita ma permette a quelle in entrata di raggiungere un eventuale microfono posto alla fonte».

L’affascinante progetto ha trovato una forma con in design (nella foto qui a destra) che non poteva non ricordare il vecchio grammofono. Nelle parole di Dario Pinelli c’è tutta la soddisfazione dei quattro imprenditori. «È un piccolo grande passo verso lo sviluppo di una tecnologia già conosciuta ma poi dimenticata per fare spazio all’elettronica; verso la creazione di macro impianti hi-fi a bassissimo assorbimento. Per concludere, noi tutti del Team siamo convinti che il passato ha lasciato troppe opportunità sospese e crediamo fermamente di averne colta una!». La pagina social è www.facebook.com/callistogramophone.
 
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