Cinema Europeo, l'omaggio a Totò dà il via al festival con Carlo Croccolo e la nipote del principe De Curtis

Cinema Europeo, l'omaggio a Totò dà il via al festival con Carlo Croccolo e la nipote del principe De Curtis
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Lunedì 3 Aprile 2017, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 18:03

È dedicata a Totò, il grande attore napoletano scomparso cinquant’anni fa, la diciottesima edizione del Festival del Cinema Europeo che si è aperta oggi a Lecce. Già questa mattina Carlo Croccolo, attore che da giovane fu vicinissimo a Totò (e arrivò anche a doppiarlo quando il Principe cominciò ad avere problemi di vista), ed Elena Alessandra Anticoli De Curtis, nipote del principe De Curtis, hanno incontrato i giornalisti.
 

 

L’evento principale di oggi, che aprirà ufficialmente il Festival, è fissato per le 20 al Multisala Massimo di Lecce dove verrà presentato per la prima volta in assoluto il film restaurato “Chi si ferma è perduto”, restaurato dalla Cineteca di Bologna e dalla Titanus con il contributo del Festival del Cinema Europeo. 
La proiezione del film, che fu diretto da Sergio Corbucci nel 1960, verrà, alla presenza degli organizzatori del Festival Alberto La Monica e Cristina Soldano, e sarà introdotta dal direttore della Cineteca di Bologna Gianluca Farinelli. Interverranno naturalmente Elena Alessandra Anticoli De Curtis e Carlo Croccolo, che riceverà l’Ulivo d’Oro alla Carriera a pochi giorni dal suo 90° compleanno e racconterà al pubblico la sua lunga carriera insieme a Totò nel corso di un incontro condotto da Valerio Caprara.

Durante la cerimonia di apertura del Festival interverranno Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia; il sindaco di Lecce Paolo Perrone; Maurizio Sciarra, presidente di Apulia Film Commission.
Per l’occasione la casa editrice Il Raggio Verde, presenterà la nuova edizione di “Totò. Tocchi e ritocchi”, un volume tratto dal convegno su Totò tenuto a Santa Maria Ligure e promosso dal Centro Internazionale dell’Università di Genova. 

Un breve accenno alla trama del film “Chi si ferma è perduto” è fovuto, perché già la sola sintesi lascia intendere che ci si trova di fronte a un “classico” della risata, uno di quei film in cui Totò e Peppino De Filippo, coadiuvati da altri grandi attori come Aroldo Tieri e Alberto Talegalli, “duettano” alla grande per il gran divertimento del pubblico.
Questa la storia: i ragionieri Antonio Guardalavecchia e Giuseppe Colabona sono impiegati presso la filiale di Napoli della ditta Pasquetti, una società di trasporti. Il loro capoufficio è Cesare Santoro, superiore molto severo che non tollera la pochezza dei due impiegati. Santoro arriva a minacciare i due di un trasferimento in Sardegna, ma il giorno dopo muore inaspettatamente.
Guardalavecchia e Colabona, insieme a tutti gli altri impiegati, aspettano che arrivi l’ispettore generale della ditta, un certo Rossi, il quale sceglierà il successore del capoufficio defunto. I due amici-nemici, che puntano alla promozione, non intendono certo sottoporsi ad una reale valutazione, ma cercano di escogitare un sistema per conquistare la benevolenza dell’ispettore. Solo che di Rossi, in treno, il giorno fatidico, ne arrivano due (uno del tutto estraneo all’ufficio). L’imprevisto fa sì che i piani messi a punto da Guardalavecchia e Colabona mettano in moto una serie di equivoci che trasformano la storia in una commedia irresitibile.

Dopo la partenza di oggi, il Festival domani ospiterà Valerio Mastandrea, reduce dalla vittoria ai David di Donatello come miglior attore non protagonista nel film “Fiore”. 

Intanto partirà il concorso per l’Ulivo d’oro che vede in lizza dodici film e partiranno anche le altre sezioni del Festival, dalle proiezioni dedicate alla “Commedia europea” al Premio “Mario Verdone”; dalla selezione di “Cinema & Realtà” al Premio “Emidio Greco”, alle varie iniziative di “Festival in corto” e alla storica rassegna “Puglia Show”.

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