Un residence a cinque stelle nell'ex Istituto delle Suore Stimmatine

Un residence a cinque stelle nell'ex Istituto delle Suore Stimmatine
di Francesca SOZZO
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Venerdì 28 Ottobre 2016, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 15:45
L’istituto delle Suore Stimmatine diventerà un residence a 5 stelle lusso con tanto di centro benessere, spa, office time e un roof garden e al piano terra locali commerciali. L’immobile, in disuso almeno da 25 anni punta a diventare un gioiello incastonato nel cuore commerciale della città riqualificando un intero angolo di via Trinchese che collega piazza Sant’Oronzo a piazza Mazzini.
L’intervento è firmato da Luxuri Class srl, unitamente all’istituto Povere Figlie delle sacre stigmatine, su progetto a firma dell’architetto Paolo Sticchi. Un intervento da 10 milioni di euro finanziato, in parte, da Puglia Sviluppo, società in house della Regione Puglia che opera in qualità di organismo intermedio per la gestione degli incentivi alle imprese, e che potrebbe subire dei rallentamenti a causa del diniego ricevuto dall’ufficio Urbanistica di Palazzo Carafa. Insomma dietro l’angolo potrebbe esserci un contenzioso. 
 
La speranza «è che gli uffici comprendano l’importanza dell’intervento nell’interesse pubblico - auspica l’avvocato Alfredo Barone socio dell’impresa - È interesse pubblico riqualificare un’area della città. intesse pubblico avere lì dei parcheggi, è interesse pubblico armonizzare la fila di attività commerciali e aprire la città del barocco alle residenze di lusso», prosegue Barone. L’intervento consente la riqualificazione dell’area attraverso un intervento conservativo l’immobile e aprendo il cortile interno a manifestazioni di interesse collettivo», prosegue Barone. Dai mercatini di Natale ai vernissage, alle collettive di pittura. «Lo stesso interesse pubblico che l’amministrazione comunale ha utilizzato per il palazzo delle Poste speriamo che venga utilizzato anche per questo intervento». Una svolta per la strada principale che per il momento ha incontrato lo stop del comune. 

«Noi abbiamo dato il diniego al progetto - ha commentato l’assessore all’Urbanistica Severo Martini - perché in quell’area non possono essere effettuati interventi di manutenzione straordinaria». E c’è di più. Il progetto prevede la realizzazione di parcheggi interrati a servizio della struttura commerciale e turistica. Che secondo il Comune non possono invece essere realizzati perché considerati aumento di volumetria. Appellandosi invece alla legge Tognoli che fa esplicito riferimento ai parcheggi: “i proprietari degli immobili - recita la legge - possono realizzare nel sottosuolo degli stessi ovvero nei locali siti al piano terreno dei fabbricati parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti”, l’impresa sostiene non solo di poter effettuare quel tipo di intervento ma che a decidere sia «il consiglio comunale non l’ufficio che può solo dare un indirizzo». Tuttavia la Luxuri Class srl è in possesso delle autorizzazioni della Sovrintendenza, dell’Asl e dei vigili del fuoco ed è decisa ad andare avanti anche rivolgendosi ai giudici amministrativi. La misura con la quale è stato finanziato il progetto è quella regionale che predilige il recupero di palazzi storici, masserie, trulli e torri: «Come fa il Comune e non rendersi conto della bontà dell’intervento - ha commentato Barone - qui il rischio è che nessuno voglia più investire e che si perda una grossa opportunità con conseguenti posti di lavoro» oltre a far muovere l’economia.

Secondo indiscrezioni su quell’edificio ci aveva messo gli occhi anche un’altra impresa interessata a trasformare l’ex scuola delle suore in una struttura ricettiva. Ma Tant’è. Si dovrà attendere per vedere il futuro dell’immobile.
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