Ok dalla Regione e l'ex convento dei Domenicani diventa albergo di lusso

Ok dalla Regione e l'ex convento dei Domenicani diventa albergo di lusso
di Pierpaolo SPADA
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Domenica 26 Febbraio 2017, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 17:16
Una nuova vita per il convento del Quattrocento. Da prestigioso immobile per ricevimenti a dimora storica a 5 stelle alle porte di Lecce, in via San Pietro in Lama. Un albergo di lusso che punta sulla storia e sull’arte: è la nuova veste dell’ex monastero dei Domenicani che è uno dei gioielli architettonici della città. Sul piatto c’è un investimento di 2,7 milioni di euro e, soprattutto, promesse di nuova occupazione. 
L’iniziativa dei privati che s’incrocia con la Regione Puglia: a Bari c’è il primo via libera con agevolazioni per 1,2 milioni di euro a completamento dell’importo complessivo indicato. Il progetto è firmato dalla società “Chiostro dei Domenicani srl” e, sul piano delle agevolazioni richieste, è stato appena ammesso alla fase di presentazione della progettazione definitiva.
L’immobile è sottoposto a tutela della Sovrintendenza sin dal 2000. Al piano terra le componenti funzionali all’attività ricettiva proposta, dunque: reception, cucine e sala ricevimenti. Al primo piano le 18 camere con 36 posti letto totali. E, dunque, viene rispettata la originaria destinazione d’uso. Un “gioiello” che si aggiunge alla ricettività alta di una città che sta crescendo in numero anche di posti letto. La società è riconducibile alla famiglia di Roberto Memmo, imprenditore leccese con radici a Roma - Palazzo Rusporti e le importanti mostre sono opera sua - e l’investimento segna anche una sorta di “ritorno” nel Salento.
 
L’assessore regionale allo Sviluppo economico della Regione, Loredana Capone, sottolinea l’efficacia dello strumento di finanziamento prescelto dai proprietari della struttura: «Riqualifichiamo un immobile, fino a oggi utilizzato solo in parte che diventa dimora storica ad uso ricettivo con possibilità di occupazione e creazione di economia sul territorio.
L’edificio, già stupendo di per sé, ospiterà 18 camere che saranno realizzate nel primo piano e in una parte del piano terra. Lo strumento che utilizziamo per finanziare questo progetto – spiega l’assessore Capone - è il Pia per piccole imprese come lo è il soggetto proponente. Ed è uno strumento con il quale sosteniamo tutte quelle iniziative che riqualificano le attività esistenti sul territorio, soprattutto nei palazzi storici, in funzione del turismo. La nostra strategia è quella di rendere funzionali ed economicamente rilevanti immobili che avevano anche una bellissima architettura ma che, purtroppo, risultavano degradati oppure non funzionali a generare occupazione. Allora, in questo modo favoriamo l’utilizzazione turistico-ricettiva dei palazzi storici, delle masserie e di tutto ciò che ha caratteristiche e tipicità che possano migliorare l’aspetto del territorio. E il chiostro dei Domenicani rientra in questa strategia».
Ad istruire la pratica di finanziamento è stato Marco De Marco, titolare dell’omonimo studio con sede a Lecce. «Il Pia piccole imprese - dice il commercialista – è uno strumento efficace e veloce, tanto più nella sua nuova formulazione che non prevede più la costituzione obbligatoria di consorzi per poter avanzare un investimento. In passato, accadeva, infatti, che se un soggetto fra quelli consorziati veniva meno o subiva un ritardo, ad esempio, nel permesso di costruire, rischiava di saltare l’intero investimento a danno di tutti i restanti consorziati. L’incentivo – conclude De Marco - consiste nella concessione di un contributo del 45 per cento a fondo perduto sul programma d’investimento. Il chiostro dei Domenicani, che già era in buone condizioni, diventerà una dimora storica di assoluta rilevanza arricchendo l’offerta turistica della città».
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