Paura alla scuola elementare: crolla un pezzo di cornicione

Paura alla scuola elementare: crolla un pezzo di cornicione
di Alessandro CELLINI
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Sabato 22 Ottobre 2016, 08:11 - Ultimo aggiornamento: 15:33
Un pezzo di cornicione ha ceduto, schiantandosi al suolo da un’altezza di una decina di metri. A poca distanza da dove alunni, docenti e genitori si ritrovano ogni giorno all’inizio e alla fine delle lezioni. È accaduto tre giorni fa alle scuole elementari “Armando Diaz” di via Egidio Reale. E i calcinacci sono ancora lì, a testimoniare quanto sia fragile l’edificio, su cui ora il Comune di Lecce ha avviato nuovi controlli (dopo quelli avvenuti, proprio sui cornicioni, un anno fa).
Il crollo si è verificato in un’area temporaneamente chiusa. Ma non per questo appare meno preoccupante. Da un lato perché il timore dei genitori è che tutto il cornicione sia danneggiato, e che prima o poi qualcosa possa cadere anche in zone dove il passaggio dei bambini è frequente; dall’altro perché la chiusura di quell’area è dovuta a un’altra criticità che riguarda l’edificio: dopo le piogge torrenziali che hanno interessato il Salento a metà settembre, ci si è accorti che il pavimento di quel lato della scuola (che si affaccia su via Alfonso Sozy Carafa) aveva ceduto, mostrando un avvallamento preoccupante. E dunque su quell’ingresso dal 15 settembre campeggia un cartello che vieta l’accesso a quell’area. Ma i genitori sono preoccupati. «Se è venuto giù quel pezzo - dice una mamma - allora chi ci garantisce che non ci siano altri punti pericolanti?».
 
Per il dirigente del settore Edilizia scolastica del Comune di Lecce, però, non c’è alcun pericolo: «Abbiamo fatto delle verifiche subito dopo il crollo - spiega l’ingegnere Maurizio Guido - e non c’è alcun motivo di preoccupazione. In ogni caso, nei prossimi giorni ci saranno ulteriori controlli». Sulla possibilità che possano verificarsi altri crolli, il dirigente spiega: «Ma qualsiasi edificio in pietra leccese è soggetto a problemi del genere.
Abbiamo comunque consigliato alla dirigente scolastica di evitare il passaggio nei pressi della zona in cui è crollato il cornicione».

La “Diaz”, dunque, resta sotto osservazione. Anche perché le lezioni vanno avanti e nessuna comunicazione è stata fatta negli ultimi giorni ai genitori, che però sono comprensibilmente preoccupati. Per il momento non si registrano decisioni particolarmente eclatanti; peraltro sono pochi quelli che si sono accorti del crollo. A rassicurare tutti è la dirigente dell’istituto, la professoressa Giuseppina Cariati: «Quel pezzo di cornicione è venuto giù dopo le ultime piogge, ma è accaduto in una zona chiusa. Voglio sottolineare che già l’anno scorso gli addetti di una ditta specializzata erano venuti a fare tutti i controlli necessari sui cornicioni, e lo stesso sta avvenendo adesso, alla luce di quello che è successo. Non abbiamo preoccupazioni in questo senso. Il fatto è che con eventi atmosferici così intensi, come quelli del mese scorso, crollano balconi, muri...». Sono stati molti nel corso del tempo gli interventi di consolidamento dello stabile, spiega la professoressa Cariati. «Il Comune è intervenuto autonomamente, con bandi speciali, per mettere poco alla volta in sicurezza tutti gli edifici scolastici». 

Adesso ci sono 700mila euro da spendere proprio per la scuola “Diaz”. O meglio, saranno da spendere se e quando arriveranno. Perché del finanziamento richiesto - pari a 700mila euro, appunto - attraverso il Piano triennale di edilizia scolastica della Regione Puglia (finanziato dal ministero dell’Istruzione con un fondo di 3,9 miliardi di euro) ancora non si sa nulla. L’istituto “Diaz” si è classificato al 215esimo posto nella graduatoria stilata dalla Regione delle scuole che hanno fatto richiesta di un finanziamento. E quei soldi, per il momento, non arriveranno in via Reale.
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