Lotta ai tavolini abusivi: «Controlli doverosi, ma decidiamo insieme»

Lotta ai tavolini abusivi: «Controlli doverosi, ma decidiamo insieme»
di Stefania DE CESARE
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Sabato 17 Giugno 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:48

 «Controlli doverosi e necessari per combattere gli abusi ma serve un regolamento condiviso e più coinvolgimento nelle decisioni per il bene del decoro della città». Lotta ai tavolini selvaggi: Confcommercio e Confesercenti si schierano dalla parte dei vigili. Dopo i controlli a tappeto effettuati dal comando della Municipale nelle ultime settimane, le associazioni di categoria plaudono il lavoro fatto dagli agenti nella battaglia contro l’abusivismo, verifiche doverose e necessarie per riportare ordine nelle vie della movida leccese.
«Le verifiche devono essere fatte e le regole devono essere rispettate da tutti - afferma Federico Pastore, vicedirettore Confcommercio Lecce -. Una delle nostre battaglie sindacali è proprio la lotta all’abusivismo e tutto ciò che si pone al di fuori delle regole deve essere contrastato. Per colpa degli abusi da parte di qualcuno viene criminalizzata l’intera categoria e questo fenomeno è da combattere. Dall’altra parte però è chiaro che quando si verificano questi abusi ci troviamo davanti a dei campanelli d’allarme. Qualcosa non sta funzionando e bisogna intervenire». Nelle ultime settimane di controlli, il bilancio per gli esercenti è stato pessimo: due locali su tre risultano non in regola, con sedie, tavolini e ombrelloni posizionati oltre il perimetro consentito. Niente sconti da parte della Polizia locale: le multe per i trasgressori oscillano tra i 200 e i 400 euro.
 
«Ci rendiamo fin da subito disponibili a fare degli incontri con gli uffici tecnici del Comune e con il comando della Municipale. Innanzitutto per conoscere meglio i dati, sia delle multe che quelli relativi al numero delle autorizzazioni rilasciate per l’occupazione del suolo pubblico - aggiunge Pastore -. Serve un incontro urgente per affrontare tutte le problematiche affinché si possa gestire il problema. La categoria deve continuare a svolgere il ruolo propulsore del centro storico perché ogni vetrina che viene accesa e ogni arredo presente rende più vivo e più bello il nostro centro, che deve essere un patrimonio da tutelare e non un problema da gestire». Ordine e decoro del centro storico della città, però, sono messi in pericolo da una lunga serie di infrazioni da parte dei “furbetti” della movida: non solo tavolini fuorilegge, ma anche insegne colorate, lavagnette che intralciano il passaggio e dehors non conformi al regolamento.
«I controlli devono essere fatti sempre, magari in maniera assidua piuttosto che sotto forma di blitz - spiega Antonio Schipa, direttore Confesercenti di Lecce -. Le regole bisogna rispettarle anche nel rispetto del decoro perché abbiamo il dovere di offrire ai turisti una certe immagine della nostra città. Ma non basta. Bisogna coinvolgere le associazioni di categoria a monte, ovvero quando si preparano i regolamenti e non a giochi già fatti». Secondo Confesercenti, negli ultimi anni le associazioni sono state messe da parte, tenute a debita distanza, lasciate ai margini delle decisioni. «Sono state fatte pochissime riunioni alle quali siamo stati invitati, e poi il nulla - aggiunge Schipa -.

Gli uffici e gli assessori decidono autonomamente e soprattutto in maniera scoordinata. E questo ovviamente danneggia anche i locali. Mancano le comunicazioni, manca l’informazione, il dialogo con gli esercenti». Per evitare il “far west”, quindi, serve «più dialogo e confronto con tutte le parti coinvolte - conclude Schipa -. In futuro mi auguro ci siano regole condivise e trasparenti. I furbetti? Quelli ci saranno sempre ma chi sbaglia deve pagare».

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