Centro senza auto: bello, ma quanti disagi in città. Ci vogliono delle correzioni

Centro senza auto: bello, ma quanti disagi in città. Ci vogliono delle correzioni
di Francesca SOZZO
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Lunedì 18 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 20:46
 Bella, anzi bellissima la città senza auto, ma quanti disagi. La sperimentazione di allargamento della zona pedonale e la chiusura della città alle auto, dalle 8 di sabato alla mezzanotte di ieri, pare faccia acqua da qualche parte. A cominciare dall’assenza di parcheggi. 
Alle 20.40 di ieri i viali della città erano completamente intasati. Con auto ferme in coda, che certamente non agevolano la riduzione dell’inquinamento atmosferico, e automobilisti costretti al volante per lunghe attese con la speranza di poter lasciare l’auto e vivere la città. Storie di ordinaria amministrazione, verrebbe da dire. Il test, fortemente voluto dal governo cittadino in concomitanza con la Settimana Europea della Mobilità, necessita degli aggiustamenti. A cominciare dall’individuazione di nuove aree per la sosta. A scanso di equivoci c’è da ricordare che tutti, cittadini, residenti, commercianti e categorie sono a favore della chiusura del centro alle auto. «Ma non in questo modo». Se le associazioni di categoria, come Fedimprese, invoca un incontro con l’amministrazione comunale a fare un primo - non proprio positivo - bilancio sono i commercianti. «Gravissime difficoltà» le ha registrate la Farmacia Ferocino in piazza Sant’Oronzo. Una delle poche aperte in città notte e giorno e soprattutto l’unica in centro. «Abbiamo avuto difficoltà a consegnare le bombole di ossigeno e i farmaci salvavita», ha spiegato la dottoressa Claudia Ferocino. Sebbene il varco di via Fazzi - come annunciato - è rimasto libero - nessuno ha potuto raggiungere piazza Sant’Oronzo vista la chiusura in piazza Garibaldi. La farmacia è stata costretta ad inviare uno dei commessi per consegnare personalmente la bombola di ossigeno a pazienti che ne avevano bisogno. «Il mio è un pubblico servizio - spiega la dottoressa - e non si può immaginare che una persona che ha un’urgenza debba andare a prendere la navetta per raggiungere il centro». 
Disagi anche al cinema Massimo. «La chiusura della città senza un piano parcheggi adeguato rischia solo di mandar fuori dalla città l’utenza», ha dichiarato Aldemarita Angelelli, titolare del cinema nel cuore di Lecce. Un provvedimento senza regole e servizi a corredo «crea solo danni anche ai commercianti». 
 
Per i titolari dei locali notturni, invece, non si può certo considerare “banco di prova” un sabato sera di settembre dall’aria ancora estiva e con eventi in città. «Si è lavorato, chi più chi meno, come il sabato precedente.
Anche se, nei miei locali ho ricevuto 14 disdette di tavoli. Ma se immaginiamo una chiusura come quella di questo fine settimana in un periodo come novembre o gennaio e senza servizi non credo si possa andare da nessuna parte», ha dichiarato Danilo Stendardo, titolare del Road 66 e presidente di Fipe-Confcommercio. 
Parcheggi, navette che terminano la corsa a mezzanotte, insomma tutto da rivedere. «A Porta San Biagio non abbiamo più parcheggi, per esempio, e anche il parcheggio, l’unico che serva il centro storico, piazza Libertini, non esiste più. Sia chiaro - ricorda - chiudere è una buona idea, ma non si può fare in questo modo. Servono prima i servizi», e forse anche una nuova visione di servizio pubblico inteso come percorsi. «Abbiamo assistito alla prima chiusura del traffico. Purtroppo dobbiamo constatare la pochissima affluenza nel centro a danno esclusivo  dei commercianti - scrive Salvatore Longo di Fedimprese - Il dato preoccupante, già sollevato alle precedenti amministrazioni, è l’assoluta mancanza di posteggi nei pressi delle principali piazze. Si deve pensare seriamente ad un piano posteggi nell’immediato. Le attività commerciali non possono in alcun modo essere penalizzate. Oltretutto, col nuovo restauro di via Leuca, sono stati eliminati decine di posteggi nei pressi di Porta San Biagio. Non si è pensato però ad una sostituzione. Consigliamo all’amministrazione di prendere una decisione veloce sui posteggi nell’area ex Caserma Massa - conclude Longo - Certi che la chiusura alle auto sia l’unica soluzione adottabile per rendere vivibile il centro, attendiamo, come Fedimprese, un incontro, al più presto, con sindaco Carlo Salvemini e l’assessore Paolo Foresio per risolvere il problema posteggi per non gravare ulteriormente sulle nostre attività già ampiamente vessate».
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