Referendum sulle auto: le carte del giallo al vaglio del Comitato

Referendum sulle auto: le carte del giallo al vaglio del Comitato
di Paola ANCORA
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Mercoledì 28 Settembre 2016, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 17:05
Ancora 48 ore. Poi il Comune consegnerà copia di tutti gli atti esaminati dalla commissione tecnica per il referendum sulla Ztl al comitato “Decidi tu!” che ha proposto la consultazione popolare per ampliare la zona a traffico limitato h24 e sette giorni su sette. Toni pacati e «grande disponibilità al confronto», ieri, durante l’incontro fra il segretario generale di Palazzo Carafa, Vincenzo Specchia, e i rappresentanti delle associazioni componenti il comitato. 
 
Un incontro tecnico, lo definiscono le associazioni, che per il momento manterranno il silenzio stampa. Almeno fino all’esame di quei documenti, effettuato il quale la commissione tecnica ha ritenuto non ammissibile il referendum per mancanza di nove firme: 3.348 quelle raccolte dal comitato in 58 giorni, 3.268 quelle esaminate dalla commissione, 2.991 le firme ritenute valide. Quindi insufficienti a indire il referendum per il quale lo Statuto comunale impone almeno 3.000 firme.
Specchia ha garantito che gli uffici consegneranno tutto entro i prossimi due giorni, sottolineando «il lavoro svolto con la massima attenzione e trasparenza».
Una volta acquisita la documentazione, il comitato confronterà i 346 fogli esaminati dalla commissione tecnica presieduta dal giudice Ettore Manca con i 351 fogli consegnati invece dallo stesso comitato all’ente comunale. L’obiettivo è capire se ci siano o meno i margini per contestare il risultato di non ammissibilità e capire dove siano finiti i cinque fogli mancanti.

Il comitato, pure stretto in un prudente riserbo, non nasconde che «l’auspicio è che dall’esame delle carte saltino fuori le firme necessarie, anche se il segretario Specchia ci ha rasserenati sul controllo delle firme doppie e su altri aspetti che ci avevano lasciati perplessi». 
Resta l’amarezza per una maratona finita prima di tagliare il traguardo e fra le polemiche più aspre, anche alla luce dello sprezzante intervento del sindaco Paolo Perrone: «Anche una classe di ragazzi delle medie - ha detto - sarebbe riuscita a raccogliere 3mila firme». E poco importa, per il comitato “Decidi tu!” che oggi il primo cittadino si dica disponibile a incontrare le associazioni. «È una disponibilità molto tardiva, la sua» fanno sapere le associazioni, che hanno stigmatizzato l’atteggiamento «ironico di Perrone, che ha deriso i cittadini». 
Il sindaco, infatti, ha chiesto un parere al ministero dell’Interno circa lo svolgimento contemporaneo del referendum comunale e di quello sulle riforme costituzionali, punto sul quale il comitato, negli ultimi mesi, aveva molto insistito. E ricevuta la risposta il 4 agosto scorso, l’ha depositata in commissione a metà settembre: nel parere, però, il ministero chiariva anche che nessuna consultazione avrebbe potuto essere organizzata senza un regolamento ad hoc. Ed è questo che ha mandato le associazioni su tutte le furie.

Ora si cerca uno spiraglio nelle carte, che verranno spulciate e passate al setaccio a caccia delle nove firme valide mancanti. Una strada, in salita, che per essere percorsa richiederebbe comunque l’apertura di un dialogo con la politica, con il Consiglio comunale, chiamato a redigere e approvare un eventuale regolamento nel tempo, brevissimo, che ancora prima di andare a votare per le Comunali 2017.
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