Lecce, Caroppo (Fi): Finito il tempo dei padroni, CoR rinunci a mire egemoniche

Lecce, Caroppo (Fi): Finito il tempo dei padroni, CoR rinunci a mire egemoniche
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Sabato 1 Ottobre 2016, 20:02 - Ultimo aggiornamento: 20:57

Il clima del tavolo del centrodestra rischia di risentire parecchio dell'ultima presa di posizione di Andrea Caroppo. Il consigliere regionale di Forza Italia mette infatti in guardia gli ex compagni dipartito di Cor - impegnati oggi a Roma in un'assemblea per la costituente del centrodestra - in una nota dai toni inequivocabili: «Ovviamente mi auguro veda la luce, ma il percorso che potrà condurre il centrodestra a presentarsi unito a Lecce è ancora tutto da costruire. Tutto dipende dall’atteggiamento di CoR: se dà per scontato che il candidato Sindaco debba essere una delle espressioni più o meno dirette della sua area politica è evidente che non ci sono nemmeno margini di trattativa. Su questo Forza Italia, dal coordinatore Regionale in giù, è sempre stata chiara, al di là di ricostruzioni strumentali e fantasiose», lo dichiara il capogruppo regionale di FI, il salentino Andrea Caroppo.
«Il centrodestra in Puglia e nel Salento è molto più di CoR e potrebbe essere anche più largo (mi riferisco anche alle recenti prese di posizione dei gruppi salenti di Ncd-Ap e dell’Udc). Le Regionali del 2015 - alle quali CoR ha fatto registrare solo il 9% dei consensi - lo avevano certificato e le amministrative della scorsa primavera lo hanno confermato: nei Comuni al voto al di sopra del 15.000 abitanti CoR ha ottenuto percentuali tra il 2,4% e il 7,2% (con la sola eccezione di due Comuni dove però ha conquistato rispettivamente solo 2 e 1 consigliere comunale di opposizione). A tanto - spiega Caroppo - si aggiunga che, sul territorio, quella condivisione e quel rinnovamento che a livello nazionale CoR invoca come un mantra tanto da farne l’elemento chiave della propria proposta politica non sono mai stati e continuano a non essere praticati.
Allora, se CoR e i gruppi che a Lecce fanno più o meno esplicitamente riferimento a quell’area politica cominceranno a comportarsi come uno dei soggetti di una coalizione tra pari, un dialogo proficuo per la città si potrà avviare. Se invece - conclude Caroppo - continueranno a ritenere che il Comune di Lecce e la scelta di chi debba candidarsi a guidarlo siano “un fatto privato” tra essi come ad oggi pare, Forza Italia non potrà che trarne le ovvie conclusioni. Nessuno si illuda, il tempo dei padroni (perdenti) è finito da un pezzo».

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