La cultura del cibo ora si studia al Sud: c'è il nuovo master

La cultura del cibo ora si studia al Sud: c'è il nuovo master
di Alessandra LUPO
4 Minuti di Lettura
Domenica 24 Settembre 2023, 10:13


Il Salento mette in campo la sua specificità per offrire un percorso formativo inedito a chi decide di esplorare il rapporto tra cibo e territorio e le sue implicazioni di tipo antropologico, sociale ed economico.

Gastronomie, iscrizioni al master entro il 10 ottobre


Fino al 10 ottobre, infatti, sarà possibile iscriversi a primo master universitario in "Gastronomie territoriali sostenibili e food policies", nato da un'idea dell'amministrazione comunale di Melpignano e costruito grazie a una collaborazione tra l'Università del Salento e l'Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, in Piemonte.
Ora quel percorso, che rientra nell'offerta formativa di Unisalento per l'anno accademico 2023-2024, prende ufficialmente forma. Le lezioni partiranno a novembre e dureranno un anno intero, articolato in 296 ore per un totale di 60 crediti. Il master spazierà in moduli didattici che riguarderanno la storia, la cultura, i paesaggi dell'identità gastronomica italiana; passando dalla progettazione e dalle politiche del cibo e puntando anche sulle competenze relative ai prodotti e alle filiere agroalimentari di qualità ma anche a quelle turistiche.

Il percorso formativo


Si tratta di un percorso formativo denso, che sarà aperto a 25 laureati in arrivo da qualsiasi facoltà universitaria e che nel suo primo anno di vita sarà in forma interamente gratuita, grazie al finanziamento che il Comune ha ottenuto dal bando Borghi.
«Ci siamo guardati attorno, rendendoci conto delle enormi potenzialità del patrimonio del nostro territorio», spiega la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato.

Fu lei che lo scorso febbraio invitò nel comune salentino famoso per la Notte della Taranta ma anche per il suo coefficiente innovativo storicamente elevato, il fondatore del movimento Slow Food Carlo Petrini, per una Lectio magistralis dal titolo "Gastronomie territoriali sostenibili e politiche territoriali del cibo". Un'ispirazione divenuta concreta.


«È necessario, in questa fase storica, costruire un sistema di agricoltura multifunzionale: che sia cioè in grado di puntare a una filiera del cibo sano, orientata alla sostenibilità, un sistema di trasformazione e semilavorati di eccellenza - prosegue Avantaggiato -. Allo stesso tempo, ideando questo master, abbiamo pensato a un sistema ricettivo (come quello degli agriturismi) da collegare alle filiere logistiche della distribuzione delle materie prime. In modo da creare reti tra borghi, ripopolandoli. E non soltanto in ambito agricolo, ma pensiamo anche alle piccole botteghe artigiane».

Il coordinamento di Angelo Salento


Anima del master il sociologo Angelo Salento, che coordina il tutto per conto dell'ateneo leccese. E che inquadra l'esperienza nella sua ampiezza: «Lo studio sull'alimentazione è interdisciplinare - spiega Salento - perché ricostruisce e collega come il cibo si produce, si trasforma, si distribuisce e ovviamente come si consuma. Sia in senso antropologico sia in senso tecnico, economico e sociale. L'idea - prosegue il docente - è che una formazione di questo tipo serva ad aggiungere le competenze che mancano a un contesto come il nostro, che vive direttamente e indirettamente delle economie alimentari. Il master copre infatti due grandi aree tematiche: una riguarda i saperi del cibo, dal punto di vista della conoscenza e della valorizzazione economica. L'altro profilo è quello delle food policy, ossia la governance del settore alimentare, cui partecipano pubblico e privati».


Al di là della poetica sulla restanza e dell'opportunità unica di trovare in Puglia questo tipo di studi, il master ha infatti anche il merito di colmare una lacuna importante nelle strategie locali. «Nel Salento - aggiunge ancora il sociologo - c'è un altro spetto fondamentale, che è il bisogno di riprogettare le filiere della produzione e della distribuzione alimentare, anche in connessione con quelle del turismo, dopo la grande crisi della monocoltura olivicola.
Dopo la chiusura delle iscrizioni, saranno individuati i docenti, che arriveranno da Unisalento e ateneo di Pollenzo. «Il nostro accordo è di utilizzare per il progetto il fior fiore delle competenze di entrambi gli atenei». Il master, che sarà a doppio titolo e viene rilasciato da entrambe le università, avrà sbocchi molteplici: organizzazione e trasformazione alimentare, strutture turistico-ricettive. Ma anche la formazione dei tecnici delle amministrazioni pubbliche sarebbe un aspetto lungimirante. «Avremo docenti che vengono da esperienze molto qualificanti - conclude Salento - . E alla fine ci sarà un tirocinio in un'impresa del settore per avviare gli studenti al lavoro e sperimentare le nuove competenze».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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