Una decisione arrivata dopo un’ampia e approfondita discussione, una volta ascoltata la relazione del segretario provinciale e regionale, Salvatore Ruggeri. Nell’incontro è stata sottolineata l’importanza del ragionamento politico che non può prescindere dalle idee e dai valori di cui è espressione l’Udc, nel momento in cui è chiamato a compiere delle scelte che lo vedono impegnato in un rapporto con altre forze politiche. «Il divorzio con il Pd di Lecce, così come sufficientemente spiegato da Ruggeri - si legge in un comunicato - è scaturito non già sul nome del loro ultimo candidato, che non appartiene al loro partito, ma alla sinistra radicale, ma dalla mancata condivisione dal sapore del diktat e dalla non accettazione del percorso delle primarie da noi indicato che avrebbe potuto giustificare e legittimare una scelta, una volta che il Pd non ha inteso prendere in considerazione la nostra proposta di candidare a sindaco Luigi Melica». Uno strappo che lo Scudocrociato, che in Regione governa insieme al Pd di Michele Emiliano, non ha inteso ricucire a causa della posizione dei dem «di Lecce che, operando in tal modo, ha voluto far valere la sua forza ad ogni costo, tendendo a mortificare l’importanza che ha l’Udc, espressione della politica del moderatismo che affonda le sue radici nella cultura cattolico-liberal-democratica». Un ragionamento questo che ha portato al naturale schieramento che difficilmente poteva andare a sostenere il centrodestra con il suo candidato Mauro Giliberti. «Non c’erano le opportune condizioni - hanno chiarito dal partito - essendo l’Udc da dieci anni all’opposizione dell’attuale maggioranza del governo cittadino, il quale non si è mai preoccupata di avviare un confronto serio e costruttivo con l’Udc, pur avendo con qualche partito della maggioranza comuni radici. Naturale quindi è risultata la decisione di sostenere il candidato sindaco Delli Noci, che non è frutto di calcolo di potere come qualcuno maldestramente va insinuando, per interessi di parte - sottolineano - ma semplicemente politico perché Delli Noci, dopo essersi dimesso da assessore dell’attuale giunta, ha voluto occupare un’area di centro e indirizzare un messaggio, uguale al nostro, a tutti i moderati delusi dalla politica e da questa amministrazione».
«Era nell’aria - ha commentato a margine dell’incontro il segretario cittadino dell’Udc Carmelo Isola - Alla luce di quanto avvenuto con il Pd, con la sinistra che ha deciso autonomamente di convergere su Salvemini, non poteva che essere questa la strada. Eravamo ad un bivio: Delli Noci o il centrodestra con Giliberti. Abbiamo preferito - ha proseguito Isola - andare su un progetto nuovo, con facce nuove e programma nuovo per dare un impulso diverso alla nostra attività politica e puntando su un ricambio generazionale». Una partita che non si annuncia certo semplice, e che potrebbe portare a non aver alcun vincitore al primo turno. «La decisione dell’Udc di condividere il progetto del nostro movimento civico “un’Altra Lecce” e di scendere in campo al nostro fianco alle prossime amministrative - ha commentato Delli Noci su facebook - mi riempie di orgoglio e di entusiasmo. La squadra si arricchisce di una parte rappresentativa della città, che ha voglia di dire la propria, di condividere una proposta civica libera, moderata e riformista, una proposta che parte dai bisogni dei più vulnerabili e che intende dare risposte concrete attraverso processi di inclusione sociale. Una proposta, insomma, che parli a tutti e di tutti». Poi i ringraziamenti agli «amici dell’Udc, al senatore Ruggeri, all’assessore Salvatore Negro».
Critico il candidato del centrodestra Mauro Giliberti che disegna il quadro «politico leccese» che si è andato delineando. «C’è un centrodestra compattissimo sul mio nome - commenta Giliberti - con tutte le sigle nazionali e con ampio respiro civico dei movimenti di area. Poi c’è un candidato di “centro-sinistra” che è Delli Noci che sacrifica il civismo e il nuovismo con questo patto con l’Udc e un candidato della “sinistra” per storia e impostazione che è Salvemini. In attesa, per quanto leggo, di un candidato della “sinistra-sinistra” di Lecce Bene Comune».
Una sinistra frammentata secondo Giliberti in attesa anche di capire «chi saranno i candidati dell’Udc a Lecce a partire dalla scelta che farà il professore Luigi Melica».