L'Udc scioglie la riserva: correrà con Delli Noci

L'Udc scioglie la riserva: correrà con Delli Noci
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Domenica 12 Febbraio 2017, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 18:03
L’Udc ha scelto. Sta con Delli Noci. La decisione è stata confermata ieri, in tarda mattina, dopo una lunga riunione dello Scudocrociato. Un approdo praticamente naturale quello dei moderati che dopo aver interrotto il dialogo con il Partito democratico ha scelto il civismo di “Un’Altra Lecce” con l’obiettivo di «avviare con Delli Noci un nuovo percorso politico che recuperi la partecipazione dei cittadini per affrontare e cercare di risolvere con loro i problemi della città, per rilanciarne lo sviluppo socio-economico e politico ponendo la massima attenzione soprattutto alle categorie più fragili e in modo particolare e ai giovani da renderli protagonisti del loro futuro», hanno commentato dal partito.
Una decisione arrivata dopo un’ampia e approfondita discussione, una volta ascoltata la relazione del segretario provinciale e regionale, Salvatore Ruggeri. Nell’incontro è stata sottolineata l’importanza del ragionamento politico che non può prescindere dalle idee e dai valori di cui è espressione l’Udc, nel momento in cui è chiamato a compiere delle scelte che lo vedono impegnato in un rapporto con altre forze politiche. «Il divorzio con il Pd di Lecce, così come sufficientemente spiegato da Ruggeri - si legge in un comunicato - è scaturito non già sul nome del loro ultimo candidato, che non appartiene al loro partito, ma alla sinistra radicale, ma dalla mancata condivisione dal sapore del diktat e dalla non accettazione del percorso delle primarie da noi indicato che avrebbe potuto giustificare e legittimare una scelta, una volta che il Pd non ha inteso prendere in considerazione la nostra proposta di candidare a sindaco Luigi Melica». Uno strappo che lo Scudocrociato, che in Regione governa insieme al Pd di Michele Emiliano, non ha inteso ricucire a causa della posizione dei dem «di Lecce che, operando in tal modo, ha voluto far valere la sua forza ad ogni costo, tendendo a mortificare l’importanza che ha l’Udc, espressione della politica del moderatismo che affonda le sue radici nella cultura cattolico-liberal-democratica».  Un ragionamento questo che ha portato al naturale schieramento che difficilmente poteva andare a sostenere il centrodestra con il suo candidato Mauro Giliberti. «Non c’erano le opportune condizioni - hanno chiarito dal partito - essendo l’Udc da dieci anni all’opposizione dell’attuale maggioranza del governo cittadino, il quale non si è mai preoccupata di avviare un confronto serio e costruttivo con l’Udc, pur avendo con qualche partito della maggioranza comuni radici. Naturale quindi è risultata la decisione di sostenere il candidato sindaco Delli Noci, che non è frutto di calcolo di potere come qualcuno maldestramente va insinuando, per interessi di parte - sottolineano - ma semplicemente politico perché Delli Noci, dopo essersi dimesso da assessore dell’attuale giunta, ha voluto occupare un’area di centro e indirizzare un messaggio, uguale al nostro, a tutti i moderati delusi dalla politica e da questa amministrazione».
«Era nell’aria - ha commentato a margine dell’incontro il segretario cittadino dell’Udc Carmelo Isola - Alla luce di quanto avvenuto con il Pd, con la sinistra che ha deciso autonomamente di convergere su Salvemini, non poteva che essere questa la strada. Eravamo ad un bivio: Delli Noci o il centrodestra con Giliberti. Abbiamo preferito - ha proseguito Isola - andare su un progetto nuovo, con facce nuove e programma nuovo per dare un impulso diverso alla nostra attività politica e puntando su un ricambio generazionale». Una partita che non si annuncia certo semplice, e che potrebbe portare a non aver alcun vincitore al primo turno. «La decisione dell’Udc di condividere il progetto del nostro movimento civico “un’Altra Lecce” e di scendere in campo al nostro fianco alle prossime amministrative - ha commentato Delli Noci su facebook - mi riempie di orgoglio e di entusiasmo. La squadra si arricchisce di una parte rappresentativa della città, che ha voglia di dire la propria, di condividere una proposta civica libera, moderata e riformista, una proposta che parte dai bisogni dei più vulnerabili e che intende dare risposte concrete attraverso processi di inclusione sociale. Una proposta, insomma, che parli a tutti e di tutti». Poi i ringraziamenti agli «amici dell’Udc, al senatore Ruggeri, all’assessore Salvatore Negro».
Critico il candidato del centrodestra Mauro Giliberti che disegna il quadro «politico leccese» che si è andato delineando. «C’è un centrodestra compattissimo sul mio nome - commenta Giliberti - con tutte le sigle nazionali e con ampio respiro civico dei movimenti di area. Poi c’è un candidato di “centro-sinistra” che è Delli Noci che sacrifica il civismo e il nuovismo con questo patto con l’Udc e un candidato della “sinistra” per storia e impostazione che è Salvemini. In attesa, per quanto leggo, di un candidato della “sinistra-sinistra” di Lecce Bene Comune».
Una sinistra frammentata secondo Giliberti in attesa anche di capire «chi saranno i candidati dell’Udc a Lecce a partire dalla scelta che farà il professore Luigi Melica».
 
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