Ischia, traghetto finisce contro la banchina: feriti 55 passeggeri

Ischia, traghetto finisce contro la banchina: feriti 55 passeggeri
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Sabato 17 Giugno 2017, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 12:38
Paura, urla, panico tra i passeggeri della nave 'Maria Buonò della società Medmar oggi ad Ischia: partita da Pozzuoli alle 8,15 e giunta a destinazione alle 9,20, durante la manovra di attracco ha impattato di poppa la banchina del porto isolano di Casamicciola. Un forte boato, addirittura la paura che si trattasse di un attentato, come poi hanno detto alcuni, ha generato il caos e la ressa di passeggeri a bordo. Il bilancio è di 55 feriti lievi. Dopo l'impatto, racconta Marina Grillo, 47 anni di Napoli, mentre è distesa su una barella all'esterno del Pronto Soccorso dell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, con dolori al collo e alla gamba, «sono volate sedie, i passeggeri atterriti sono finiti addosso ad altri passeggeri, io sono finita sotto ad alcuni passeggeri atterriti, è stato il panico».

La «Maria Buono» è la nave ammiraglia della flotta Medmar: 82 metri di lunghezza, 15 di larghezza, 2320 tonnellate di stazza, velocità massima 18 nodi, costruita nel 1990. Non una carretta del mare, una delle più belle ed efficienti in circolazione nel Golfo di Napoli, come viene sottolineato. In ogni caso sarà un'inchiesta della Guardia Costiera di Ischia, coordinata dal tenente di vascello Alessio De Angelis e della Direzione Marittima di Napoli, ad accertare cosa sia successo, perché la manovra di attracco sia fallita. Errore umano? Guasto tecnico? Le ipotesi sul tappeto sono diverse. In mattinata sono giunti da Napoli i tecnici del Rina (Registro navale Italiano) e solo dopo una lunga ispezione la nave ha lasciato il porto di Casamicciola alla volta del cantiere, per i lavori di riparazione. La nave, al momento dell'incidente, portava 352 passeggeri e 51 automezzi. Cinquantacinque, come detto, sono rimasti lievemente feriti per contusioni, escoriazioni e qualche lieve trauma cranico; nel corso della giornata, col passare delle ore, sono arrivati al pronto soccorso dell'ospedale Rizzoli per essere visitati e refertati.

Il direttore dell'ospedale, Luigi Capuano che ha coordinato i sanitari, sottolinea: «È stato un afflusso continuo al pronto soccorso ma si è trattato di traumi minori, leggere contusioni e anche casi di stati d'ansia». C'è chi per un soffio ha mancato di immortalare in un video il momento dell'incidente; si tratta del 39enne Pasquale Basso, per la prima volta a Ischia. Era a bordo della «Maria Buono», a poppa, e stava girando un video col suo cellulare. Ha ripreso la nave che si accosta, fino a pochi istanti prima dell'impatto: «A un certo punto ho sentito urla che dicevano 'attenzionè 'attenzionè e mi sono spaventato». A questo punto l'uomo ha fermato la registrazione video e pochi istanti dopo «c'è stato l'impatto della nave con la banchina». Nell'urto ha impattato contro un palo, per lui un leggero trauma cranico al capo e una ferita al piede. Anche la moglie, Rosaria Schioppo, 39 anni di Napoli, è rimasta ferita al ginocchio, alla schiena e alla testa. «Per un attimo abbiamo temuto fosse stato un attentato perché l'impatto è stato forte, poi il panico a bordo ha fatto il resto» esclamano all'unisono una decina di passeggeri al Rizzoli, in attesa di entrare al pronto soccorso.

Un racconto che fa proprio anche Esterlina De Vincenzo, una dei tanti passeggeri della nave mentre attende il proprio turno in ospedale, per un dolore al piede. «Al momento di alzarmi per avvicinarmi all'uscita c'è stato l'impatto e in quel momento è stato il panico a bordo e sono stata investita e colpita da altri passeggeri in fuga sulla nave».
Tra i primi soccorritori dei passeggeri impauriti ed atterriti Vincenzo Esposito, 29 anni, in forza alla «Misericordia di Caivano» che svolge servizio per il 118. Insieme con altri due colleghi stava giungendo sull'isola per prendere servizio ma la sua missione è cominciata prima di timbrare il cartellino. «Abbiamo sentito un urto, i passeggeri sono finiti a terra, è stato il panico. Con i miei due colleghi abbiamo prestato i primi soccorsi ai feriti e subito abbiamo attivato la macchina degli aiuti».
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