Incidente sulla Lecce-Maglie: paura per l'assessore Miglietta
Ma al Pronto Soccorso scoppia il "caso"

L'auto dell'assessore Rita Miglietta
L'auto dell'assessore Rita Miglietta
di Maddalena MONGIÒ
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Lunedì 30 Luglio 2018, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 13:18
Parapiglia al Pronto soccorso per le cure prestate all'assessore comunale Rita Miglietta dopo un incidente stradale (per fortuna non grave). Fra tensione, accuse - da verificare, ovviamente - e polemiche. Pomo della discordia: l'intervento di Saverio Citraro, collega della Miglietta a Palazzo Carafa e medico, a sua volta, all'ospedale nel reparto di Otorino. Qualche piano più su, insomma. Risultato finale: minacce di querele dopo che sarebbero volate grosse tra medici e politici. E tutti a rapporto, già oggi, dal direttore dell'ospedale, Giampiero Frassanito.
Punto primo: la Miglietta, dopo la frattura scomposta al gomito riscontrata dai medici, sta meglio. È arrivata ieri mattina in Pronto soccorso al Fazzi dopo un incidente stradale sulla Lecce-Maglie, all'altezza dello svincolo per Corigliano d'Otranto: era guida di una Fiat Panda che, per cause in corso di accertamento, ha tamponato un furgone. L'assessore ha riferito che il furgone era fermo in curva e di non averlo potuto evitare perché sopraggiungeva un'altra auto sulla corsia di sorpasso. La Panda si è posizionata trasversalmente. Entrambi i conducenti hanno riportato ferite. Più lievi per l'uomo alla guida del furgone. L'assessore Miglietta si trova ricoverata nel reparto Ortopedia del Fazzi.
Ma il nodo, appunto, è quello che è accaduto dopo. Al Pronto soccorso alla Miglietta è stato dato un codice giallo e, dopo un'attesa di pochi minuti (questo dicono al Fazzi), è stata visitata dalla dottoressa Rosanna Stragapede in servizio nell'area del codici gialli e rossi. Secondo la ricostruzione del direttore del Pronto soccorso, Silvano Fracella, e della stessa dottoressa, la tensione è salita dopo i pesanti giudizi del medico e assessore al Welfare della giunta Salvemini, Saverio Citraro. Giudizi, appunto, sul merito dell'operato del medico del Pronto Soccorso e che l'avrebbero messa in uno stato di agitazione tale da provocarle una crisi ipertensiva con epistassi. Tutto messo nero su bianco nella denuncia che la dottoressa consegnerà questa mattina alle forze dell'ordine, mentre Fracella già ieri ha segnalato quanto accaduto al direttore del Fazzi, Giampiero Frassanito. Quest'ultimo ha convocato per questa mattina Antonio Palumbo in qualità di direttore del reparto Otorinolaringoiatria dove è in forze Citraro, lo stesso medico coinvolto nella vicenda, il direttore Fracella e la stessa Stragapede.
«È accaduta una cosa grave sostiene Fracella io non ero ancora arrivato in ospedale, ma ho sentito sei testimoni compreso il vigilante e l'agente del posto di polizia fisso. In sette minuti l'assessore è stata presa in carico, ha fatto tutti gli esami, compresa la Tac cranio e al gomito per la frattura. Mi è stato riferito che il medico-assessore è stato aggressivo e offensivo. Si tratta di offese a pubblico ufficiale ed è un reato tanto più grave perché commesso da un collega di questo ospedale che è arrivato a dire alla mia dottoressa che non capisce niente e invece posso assicurare che è molto brava. Con tutto quello che ha subito si è sentita male, è stato fatto un referto, è c'è l'infortunio. È dovuta andare a casa. Questa è violenza. Valuterò se ci sono gli estremi per segnalare l'accaduto all'Ordine dei medici».
Accuse respinte dallo stesso Citraro che, nella serata di ieri, ha affidato la sua ricostruzione a una nota del suo legale. «Mai preteso trattamenti preferenzali»: questo il messaggio di Citraro. Certo è che il parapiglia ha lasciato il segno. E se la dottoressa del Pronto Soccorso ha pronta una denuncia su quanto avvenuto nel corso della visita medica, anche Citraro minaccia querele a difesa del suo buon nome. Strascichi in vista.
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