Caos in via Cavallotti: automobilista colto da infarto mentre era alla guida

Via Cavallotti, pochi minuti dopo il fatto
Via Cavallotti, pochi minuti dopo il fatto
di Valeria BLANCO
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Giovedì 4 Gennaio 2018, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 17:58

L’infarto lo ha colto mentre era alla guida della sua Peugeot 306 e lo ha portato via in pochi minuti. Non si sentiva bene, Donato Giannuzzi. Così, sebbene ieri mattina si fosse recato regolarmente al lavoro - era un collaboratore scolastico all’istituto “Battisti” di Lecce - attorno a mezzogiorno aveva chiesto un permesso per tornare a casa sua, a Soleto, a riposarsi.
Ma ha fatto appena in tempo a salire in macchina e ad accennare una manovra per uscire dal parcheggio che il dolore gli ha tolto il respiro e gli ha portato via la vita. L’uomo, originario di Cursi, avrebbe compiuto 59 anni il prossimo maggio. Ha perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro un paletto su viale Cavallotti.
Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Sono stati i suoi stessi colleghi e gli automobilisti di passaggio a chiamare i soccorsi e in pochi minuti sul posto sono giunti gli agenti della Polizia Municipale e i medici del 118 a bordo di un’ambulanza e di un’auto medica.
Mentre questi ultimi hanno tentato il tutto per tutto per rianimarlo, i vigili urbani hanno bloccato il traffico sulla corsia interna del viale per mettere in sicurezza gli automobilisti e rendere più agevoli le operazioni di soccorso. Dopo diversi tentativi di rianimare il malcapitato, i medici hanno però dovuto arrendersi all’evidenza e dichiararne la morte.
La morte è avvenuta proprio a poche decine di metri dalla scuola dove Donato lavorava da anni, quasi davanti agli occhi dei colleghi che sono scoppiati in lacrime.
Donato Giannuzzi era un uomo cordiale e allegro, forse un po’ eccentrico, sicuramente appassionato di arte in ogni sua forma. Era infatti sia scultore che pittore: alcune sue opere a carattere religioso si trovano nella chiesa di Cursi. Era anche appassionato di musica: suonava la batteria in una coverband dei Nomadi.
In passato aveva lavorato per le Ferrovie, tant’è che sui social network il suo nome era Donato il ferroviere. Poi aveva trovato un posto come collaboratore scolastico e da anni era ormai in servizio a Lecce. Nella sua scuola docenti e collaboratori scolastici lo ricordano come un lavoratore instancabile, sempre presente e disponibile, dedito ai suoi compiti con puntualità e precisione.
Intanto, ieri mattina sul viale è stato il caos. A quell’ora, con i negozi aperti e l’aria ancora di festa, la gente a spasso era tanta. Attorno al malcapitato si è formato un capannello di persone, tanto che è stato necessario delimitare l’area con del nastro per tenere lontani i curiosi.
La salma è rimasta circa un’ora sul marciapiede, coperta da un lenzuolo bianco: solo dopo l’arrivo del magistrato di turno è stato possibile trasferire il malcapitato nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per un esame esterno da parte del medico legale, anche se non ci sono dubbi sulle cause del malore che è costato la vita al collaboratore scolastico.
Momenti di tensione si sono registrati poi attorno all’una, quando sul luogo della tragedia è arrivata la moglie della vittima. La donna era stata avvisata del fatto che l’uomo si fosse sentito poco bene, ma una volta giunta all’ingresso della scuola e dopo aver visto il corpo dell’uomo coperto da un lenzuolo, ha capito tutto ed ha accusato un malore. È stata fatta prima sedere su una panchina e poi accompagnata all’interno dell’edificio scolastico dove i colleghi del marito, anche loro visibilmente scossi, hanno cercato di fornirle conforto.
 

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