Insegnante salentina muore in un incidente

Insegnante salentina muore in un incidente
di Alessandro CELLINI
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Martedì 30 Agosto 2016, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 10:02

Stava tornando al Nord con un collega, per ritornare tra i banchi di scuola, tra i suoi bambini. L’impatto è stato fatale, e mentre il conducente dell’auto è uscito sostanzialmente illeso, purtroppo il destino è stato diverso per Stefania Fanciullo, 43 anni, di Depressa, frazione di Tricase.
La donna, un’insegnante, è morta ieri mattina in un incidente stradale sull’autostrada A23, a sud di Udine. Proprio a Udine i due erano diretti: Fanciullo insegnava in una scuola elementare della città. Aveva lasciato il Salento e si era sistemata, ormai da molti anni, in Friuli. Era un’insegnante di sostegno.
L’incidente si è verificato nella mattinata di ieri. Stando ai primi rilievi, la Citroen C3 di colore azzurro su cui viaggiava la 43enne (condotta da un amico di 42 anni), si è scontrata violentemente con un furgone Iveco bianco, con due persone a bordo. Stando ai primi rilievi, sembra che il mezzo pesante avesse appena lasciato una piazzola di sosta, immettendosi sulla carreggiata.
 

 

La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori è stata drammatica. Ad avere la peggio è stata la piccola utilitaria: l’impatto ha praticamente distrutto la parte anteriore destra, quella occupata cioè dalla 43enne, che non ha avuto scampo. Dopo l’urto il furgone è finito fuori strada, ma i due occupanti sono rimasti sostanzialmente illesi. Ferite di poco conto anche per l’amico di Fanciullo. Tutti sono stati comunque portati in ospedale per accertamenti.
La donna, invece, è morta sul colpo. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarla praticati dai sanitari del 118 giunti immediatamente sul posto. La salma della donna è stata portata all’ospedale di Udine, a disposizione dell’autorità giudiziaria: toccherà al magistrato di turno in Procura decidere se procedere con l’autopsia o restituire subito il corpo ai familiari. Il tratto autostradale in cui si è verificato l’incidente non è stato chiuso, ma durante i rilievi della Polizia Stradale si sono formati alcuni chilometri di coda.

Ormai da diversi anni, la sua casa era a Udine. Ma a Depressa, lì dove c’erano i suoi familiari, tornava ogni estate: e l’orgoglio di essere salentina lo mostrava spesso sul suo profilo Facebook.
Sotto shock ora non ci sono solo i familiari e gli amici rimasti a Depressa, che hanno saputo della tragedia nella tarda mattinata, ma anche i tanti colleghi della donna a Udine e provincia. In molti la ricordano con dolcezza.<HS>
Non era sposata, né aveva figli ma, come ricorda un’amica, «aveva tanti bambini che le volevano bene, insegnava alle elementari». È sempre lei che ricorda l’ultimo incontro con Stefania Fanciullo: «Ci siamo abbracciate la scorsa domenica, dopo anni che non ci vedevamo. Una persona di cuore».

 

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