Nei guai commercialista di Gallipoli
il giudice blocca 100 decreti ingiuntivi

Nei guai commercialista di Gallipoli il giudice blocca 100 decreti ingiuntivi
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Domenica 16 Ottobre 2016, 08:27
Sospesi i 100 decreti ingiuntivi di pagamento per un totale di quasi mezzo milione di euro, chiesti da un professionista ad uno stretto giro di clienti e di parenti e ricorrendo così alla parcellizzazione del credito per ragioni diventate oggetto di una inchiesta della Procura. Il nuovo giudice di pace di Casarano, l’avvocato Franco Giustizieri, ha accolto le istanze arrivate dai difensori dei titolari o soci di imprese e di società, di sospendere i provvedimenti in attesa del giudizio di merito: fondato il “fumus ed il periculum in mora”, ha stabilito il giudice.

E nell’inchiesta penale che vede indagato un commercialista di Gallipoli per truffa aggravata e continuata, nonché per emissione di fatture false, è confluito un altro esposto: nei giorni scorsi gli avvocati Carmine Perrone e Lucio Stocchetti hanno depositato al pubblico ministero Francesca Miglietta una querela per conto di un parente del commercialista. Chiedono di prendere in considerazione la possibilità di indagare per falso in induzione, alla luce di quanto aveva deciso il giudice di pace di Casarano l’estate scorsa prima di lasciare l’incarico: aveva accolto tutte le richieste del professionista di emettere i 100 decreti ingiuntivi per somme vicine alla soglia di 5.000 euro, oltre la quale la competenza sarebbe diventata del Tribunale di Lecce.
 
Si tratta di circostanze che vanno ad intrecciarsi con le verifiche della Guardia di finanza e cioè della polizia giudiziaria incaricata dal magistrato inquirente di presentare un ordine di esibizione dei 100 decreti ingiuntivi alla cancelleria del giudice di pace di Casarano. Tanti ancora i punti di questa vicenda che restano da chiarire. Primo fra tutti, il perché al ricorso alla parcellizzazione del credito se, ad esempio, ad un solo presunto cliente del commercialista siano stati chiesti 90mila euro con 20 distiti decreti per prestazioni professionali diverse e distribuite negli anni.

Le indagini vogliono, inoltre, stabilire perché il commercialista che ha avuto sede legale sempre a Gallipoli abbia dichiarato di avere una sede distaccata anche a Casarano e che per questo abbia fatto ricadere la competenza dei decreti ingiuntivi al suo giudice di pace. Peraltro sia la Guardia di finanza che le indagini “difensive” degli studi legali hanno stabilito che non vi fosse alcuno studio professionale nella scuola priva indicata dal professionista come sede distaccata del suo studio.

Un giallo, insomma, ancora tutto da risolvere. Intanto la sospensione dei decreti ingiuntivi di pagamento ha riportato serenità fra coloro che avrebbero beneficiato delle prestazioni professionali del commercialista. Circostanza, anche questa, oggetto delle indagini, in realtà. E.M.
 
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