Rischio crolli sulla costa, scattano i divieti in mare e a terra

Rischio crolli sulla costa, scattano i divieti in mare e a terra
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Lunedì 30 Maggio 2016, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 14:47

Rischio crolli lungo la costa gallipolina e così, per garantire la sicurezza, in vista dell'estate e della stagione turistica e balneare, scattano i divieti. E' di queste ore, infatti, l'ordinanza numero 49/2016 con cui la Capitaneria di porto di Gallipoli elenca una serie di zone dove maggiore è il pericolo e che di conseguenza vengono interdette alla frequentazione, sia a terra che in mare fino a una certa distanza dal litorale.

 

Ecco nei particolari le zone in questione. Lo specchio acqueo in località Cotriero, marina di Gallipoli, fino a una distanza di 10 metri dal tratto di costa potrebbe essere interessato da fenomeni di movimenti franosi. Lo stesso vale per le località Pizzo, San Giovanni alla Pedata, Scoglio del Campo, San Leonardo. Per lo specchio d’acqua antistante il Lungomare Galilei, il rischio è ancora maggiore: fino a 20 metri dalla costa. Tra i 10 e i 20 metri dalla costa il pericolo davanti al litorale di Lido Conchiglie e Montagna Spaccata. Fino a 5 metri dalla costa il pericolo frane nelle acque antistanti Località Fontanelle - Via Fiume.

Per questo, «con decorrenza immediata, fermi restando i divieti e gli obblighi scaturenti dalle disposizioni di cui all'ordinanza balneare emessa dalla Regione Puglia e all'ordinanza di Sicurezza Balneare del Circondario Marittimo di Gallipoli, nonché gli ulteriori obblighi e divieti derivanti dalle vigenti disposizioni in materia», nelle zone suddette, e fino alle distanze indicate, «sono vietate la balneazione, la navigazione, la sosta e l’ancoraggio di tutte le unità navali in genere, la pesca professionale e/o sportiva con qualunque tecnica nonché l’espletamento di qualsivoglia attività subacquea e di superficie professionale e/o ludico sportiva connessa agli usi del mare, nonché ogni altra attività direttamente e/o di riflesso connessa agli usi del mare».

Chi non rispetterà i divieti, conclude la Capitaneria, sarà perseguito a norma di legge. Nella migliore delle ipotesi, con pesanti contravvenzioni.
 

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