Gallipoli, lidi ostaggio della violenza. E i gestori chiamano il prefetto

Gallipoli, lidi ostaggio della violenza. E i gestori chiamano il prefetto
di Francesca SOZZO
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Martedì 29 Agosto 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 20:38
Ganesi, una trentina circa. Dormono all’interno della macchia mediterranea di Baia Verde. Per vivere spacciano, rubano e creano panico tra la gente, tenendo sotto scacco spiagge libere e stabilimenti balneari della zona. 
È il terrore dell’ultima coda dell’estate gallipolina. La denuncia arriva dal Cna Balneatori che su Gallipoli coinvolge 43 stabilimenti balneari. «Quello che sta succedendo a Gallipoli è un vero dramma - commenta il presidente del Cna Giuseppe Mancarella - gli operatori turistici si sono arresi», aggiunge con l’amaro in bocca. Quella che doveva essere un’estate tranquilla nata sotto il segno del Protocollo sulla sicurezza bis (istituito già lo scorso anno) rischia di trasformarsi in tragedia. Un gruppo di stranieri riesce a scatenare paura e panico tra la gente mettendo a dura prova anche la pazienza di chi subisce il colpo. 
Il modus operandi è sempre lo stesso. Si riversano in spiaggia - libera o privata che sia - e rubano borse, portafogli, cellulari e scappano travolgendo chiunque si trovi davanti con l’obiettivo di raggiungere il prima possibile la macchia mediterranea in cui si accampano e si nascondono. All’interno di Baia Verde infatti c’è una vera e propria tendopoli; al di là della staccionata. Un confine al di là del quale nessuno si avventura. Chi ci ha provato ha ricevuto in cambio minacce con tanto di «coltelli e mazze», racconta Mancarella non più disposto, come associazione, a sottostare ai soprusi di certa gente. Tanto più che a rischiare sono turisti e cittadini presi di mira e fermati addirittura per strada mentre camminano a piedi o in bicicletta per poi essere derubati. «Si tratta di vere e proprie “bande” che attaccano scippando turisti, imprenditori e giovanissimi».
È preoccupato Mancarella perché molti imprenditori, preoccupati e spaventati, non vogliono aprire le attività lasciando così spazio di azione a questi “ladri” stagionali che creano panico tra la gente.
È impensabile che gli imprenditori e i cittadini si difendano da soli; ad intervenire devono essere le forze dell’ordine che «più volte sono state sollecitate». Secondo quanto raccolto dal Cna infatti sono decine e decine le denunce fatte a carabinieri e polizia sia da parte di imprenditori della città ionica che da parte di chi ha subito i furti. Il presidente Mancarella quindi ha chiesto che ad intervenire sia la Prefettura con il prefetto Claudio Palomba sempre attento al bene e alla sicurezza del territorio. 
«Io chiederò un appuntamento al Prefetto - ha dichiarato Mancarella - e ai nostri parlamentari che facciano un’interrogazione parlamentare perché ormai siamo stati invasi da chi delinque e non rispetta le regole - aggiunge Mancarella - E non sono solo stranieri, capita anche con gli italiani. Vengono e fanno i padroni sul nostro territorio». Le foto raccontano di attività abusive, vendite di alcolici in strada a basso costo nei pressi dei locali notturni. 
 
La situazione è diventata ormai intollerabile.
L’appello «chi vuole il bene del nostro territorio», ha concluso Mancarella è necessario affinché si intervenga subito sebbene la stagione estiva sia ormai al termine. Ma non si può rischiare che la situazione degeneri. Rimini insegna, la riviera romagnola è stata teatro di violenze notturne. Non ultimo lo stupro di una giovane rumena dove al momento è caccia a 4 nordafricani.
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