Fitto azzera i nomi e incalza Forza Italia
Marti-Congedo, si decide

Fitto azzera i nomi e incalza Forza Italia Marti-Congedo, si decide
di Francesca SOZZO
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Mercoledì 14 Dicembre 2016, 12:52
Forza Italia frena su Messuti, i Cor azzerano i nomi. Il bailamme politico non sembra finire qui e anzi, apre ad un botta e risposta e scambio di accuse tra alleati che fino a qualche ora fa lavoravano per raggiungere l’intesa e correre uniti alle amministrative di primavera. «Il tempo delle attese è finito - dicono da Fi - I Cor prendano una decisione una volta per tutte».
Dopo la decisione romana degli azzurri di congelare il nome dell’assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Messuti quale uomo fittiano su cui far convergere l’ok di Forza Italia, i Conservatori e Riformisti decidono di cambiare strada: azzerare la rosa di nomi proposta agli alleati. Una decisione arrivata nel pomeriggio di ieri condivisa con l’europarlamentare Raffaele Fitto che in queste ore sta seguendo da vicino la vicenda leccese. «Da alcuni mesi, con l’unico obiettivo di raggiungere l’unità del centrodestra nelle prossime elezioni amministrative di Lecce, il nostro partito ha proposto prima le primarie e poi, insieme ad una riflessione programmatica, 5 nomi per dare diverse possibilità di valutazione ai nostri alleati - ha dichiarato il coordinatore Cor, Antonio Gabellone - Ma non avendo trovato, in modo particolare da FI, la necessaria condivisione e consapevoli che con il prolungarsi di questa situazione si rischia solo di logorare la “forza” di tutta la coalizione e a tutela e a garanzia degli stessi candidati, riteniamo sia giunto il momento di azzerare la situazione, ritirando le nostre candidature». I nomi: Roberto Marti, Saverio Congedo, Gaetano Messuti, Attilio Monosi al momento dunque non sono più in gioco. Ma i bene informati lo vanno dicendo ormai da qualche ora: il “congelamento” di Messuti, deciso a Roma ma chiesto da molti a Lecce, è lo specchio di una sorta di derby - di cui si parla da tempo - tra Marti e Congedo con le quotazioni di entrambi che sono risalite nelle ultime 48 ore.
Immediata la risposta degli azzurri: «Per noi non è cambiato nulla - ha dichiarato il coordinatore regionale Luigi Vitali - Aspettiamo le decisioni dei nostri vertici nazionali e poi rappresenteremo ai nostri alleati le scelte. Non abbiamo lavorato due mesi per buttare tutto nel cestino, anche perché non stiamo scegliendo animali ma uomini e le scelte devono essere fatte in maniera ponderata».
[/FIRMA]Restituisce le accuse al mittente anche il coordinatore provinciale azzurro Paride Mazzotta che parla di unità come stella polare da inseguire in vista delle elezioni ribadendo l’impegno di Forza Italia nel confronto degli ultimi mesi. E dunque gli azzurri non ci stanno ad essere considerati coloro che non hanno contribuito alla condivisione: «Nessuna caccia al nome a tutti i costi, dunque», ha ricordato Mazzotta aggiungendo che gli stessi azzurri non solo hanno proposto due candidature interne ma non hanno avuto mai «alcuna preclusione neppure rispetto ai nominativi che nel corso dei mesi sono stati presentati al tavolo da parte dei nostri alleati. Per primi i Cor». Proprio gli azzurri infatti si sono sempre detti disponibili a trovare l’intesa con i Cor appoggiando la candidatura di Gaetano Messuti, l’unico che poteva rappresentare l’unione della colazione. «Ora vogliono azzerare? Facciano pure se ciò potrà davvero servire a ripartire subito con senso di responsabilità e celerità - continua Mazzotta - Ognuno faccia le proprie valutazioni e porti le ipotesi definitive di candidatura al tavolo della coalizione, dunque. Il tempo delle attese ora è finito. Se i Cor avranno ancora difficoltà a fare sintesi sui loro nomi interni, così come è stato sino a ora, prendano in considerazione altre ipotesi. Magari anche quelle offerte dagli alleati al tavolo. Purché si assumano la responsabilità di una decisione una volta per tutte e nell’esclusivo interesse della città e dei leccesi».
Rilancia invece l’ipotesi di un candidato esterno, Paolo Pagliaro, dell’ufficio di presidenza nazionale Fi e responsabile dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali Cultura, turismo e comunicazione in Puglia. «Facciamo tabula rasa di quanto è stato e pensiamo ad una persona credibile che possa programmare il proseguo del rilancio della nostra Lecce - ha dichiarato - Identificare un nome della società civile che possa unirci e andare oltre le visioni ed i confini dei nostri partiti».
Non è ancora una volta d’accordo sull’iter l’ex assessore Alessandro Delli Noci: «Per me si tratta di metodo e di proposta progettuale della città. Si continua a parlare solo di tavoli, tavolini e nomi invece di parlare di città. Per questo ho preso le distanze e mi sono dimesso facendo una scelta netta, decisa e continuerò su questa strada seguendo il percorso civico con l’obiettivo di costruire un progetto di una città moderna e innovativa».
 
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