Truffa, peculato e falso sono i tre capi d'accusa con cui la Procura di Lecce ha disposto le perquisizioni, eseguite l'altra mattina dai carabinieri della Tenenza di Copertino, a carico di Giuseppe Muia, incensurato 60enne infermiere in servizio nel reparto di ortopedia dell'ospedale San Giuseppe da Copertino e di una collega 48enne, anche lei incensurata e in servizio nello stesso nosocomio, che hanno permesso di individuare nelle abitazioni e negli armadietti personali in ospedale dei due infermieri, la presenza di ricette mediche in bianco, alcuni timbri e farmaci ospedalieri.
Le indagini della Procura
L'attività avviata dalla Procura prenderebbe piede da un'indagine di più ampia portata su cui al momento vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti, ma che ha raggiunto i primi risultati relativamente a ricette e certificati medici sulla cui veridicità e utilizzo indagano gli inquirenti. I militari della Tenenza di Copertino, guidati dal Tenente Salvatore Giannuzzi, mercoledì mattina si sono presentati nell'ospedale cittadino dove hanno individuato i due infermieri, e dopo aver effettuato il controllo degli armadietti personali, si sono diretti nelle abitazioni dei due per eseguire le perquisizioni domiciliari così come era stato disposto dalla Procura. In casa al 60enne sono state rinvenute ricette mediche in bianco e alcuni timbri con logo simile a quello dell'ospedale.
Le perquisizioni dei militari, come detto, sono proseguite nell'abitazione dell'infermiera 48enne, anche lei di Copertino. Le verifiche hanno fatto venire alla luce diverse confezioni di medicinali riservate alla gestione ospedaliera e altre tre tartarughe simili a quelle ritrovate in casa del collega. La donna è stata denunciata a piede libero. Al momento non risulta coinvolto nelle indagini altro personale dell'ospedale. Resta invece da comprendere dove erano destinati medicinali e certificati in bianco fuoiriusciti dal nosocomio e rinvenuti dai carabinieri, e quale indagine a più ampio raggio ci sia dietro le perquisizioni a carico dei due infermieri di Copertino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA