Estorsioni e minacce ai commercianti: tre arresti

Estorsioni e minacce ai commercianti: tre arresti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Aprile 2017, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 19:37

LECCE - Estorsioni ai commercianti nel periodo natalizio. Tre arresti sono stati eseguiti questa mattina a Lecce su disposizione del gip Giovanni Gallo. Gli inquirenti hanno seguito la scia di incendi ed altre intimidazioni che nel periodo festivo avevano segnato il capoluogo salentino e che avrebbero avuto proprio lo scopo di costringere gli esercenti a pagare il pizzo.
In manette sono finiti Massimiliano Elia, del ’76, organizzatore e mandante degli attentati, Andrea Bisconti, detto  “Cinese” o “Cina”, dell’81, e Andrea Podo, detto  “Puzzune”, del ’95, tutti leccesi.


Ai tre arrestati vengono contestati i reati di danneggiamento, incendio e tentata estorsione aggravata in concorso. In particolare i tre sono ritenuti responsabili di tutti gli ultimi incendi e danneggiamenti e dei successivi intenti estorsivi, avvenuti nel capoluogo. Tra questi episodi, il rinvenimento del 22 dicembre scorso di due bottiglie incendiarie all’interno del centro polivalente in costruzione nei pressi dello stadio comunale di Lecce; l'attentato incendiario del giorno di Capodanno ai danni della tabaccheria ubicata in lecce al viale Giovanni Paolo II; l'attentato incendiario del 22 febbraio ai danni di un cantiere edile della "Edil projetct" in via Lupiae, in cui venne incendiato un bagno chimico; il rinvenimento del 26 febbraio scorso, presso la sede dell'azienda, di una busta contenente tre proiettili calibro 9. Dopo questo episodio alla stessa azienda era giunta anche una richiesta estorsiva di 50mila euro.
Almeno due degli episodi criminosi, hanno accertato le indagini, sono stati commessi a bordo di uno scooter “Leonardo” e che, grazie anche alla visione di alcune telecamere di impianti di videosorveglianza della zona, ha fornito l’input per stringere il cerchio attorno ai tre arrestati. Nel corso delle perquisizioni odierne è stato rinvenuto proprio quello scooter, nascosto all’interno di un garage.
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA