Duro attacco di Palese. Casili: «Non aprite Corigliano»

Rocco Palese e Cristian Casili
Rocco Palese e Cristian Casili
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Domenica 1 Maggio 2016, 08:38
«Cittadini obbligati a differenziare e tartassati dalle tasse per colpa della Regione. Finiremo peggio della Campania, ora intervengano le prefetture». Il silenzio di Michele Emiliano non spegne le tensioni. Anzi. E così, con parole durissime, il deputato CoR, Rocco Palese, torna ad attaccare frontalmente il governo di Via Capruzzi.
E sull’ipotesi di un nuovo caos rifiuti a Lecce e in 26 comuni del nord Salento si infiamma lo scontro politico.

«Vergogna delle vergogne – tuona l’onorevole Palese - Non solo le nostre città sono sommerse dai rifiuti, non solo si costringono i cittadini a fare la raccolta differenziata convincendoli che solo così può diminuire la tassa sui rifiuti, non solo ci sono controlli stile gestapo nei sacchetti dell'immondizia con relative multe per chi dovesse gettare un bicchiere di plastica nella carta o viceversa, ma adesso per colpa delle incapacità della Regione, i sindaci sono anche costretti ad aumentare le tasse sui rifiuti». Una situazione che il deputato fittiano definisce «indecente».

A suo dire, infatti, esattamente come accade agli agricoltori con i Consorzi di Bonifica, anche in questo caso i cittadini vengono tartassati e salassati senza ricevere in cambio alcun servizio, «Se si dicesse ai pugliesi che stanno pagando di più per finanziare la realizzazione di impianti pubblici di smaltimento e trattamento dei rifiuti, avrebbe un senso – insiste Palese – e invece non esiste neanche una prospettiva, una programmazione a breve o a lungo termine, un'idea di come procedere e cercare di chiudere il ciclo. Una situazione che meriterebbe l'attenzione non solo del Governo, ma anche di altre istituzioni che dovrebbero intervenire a tutela dei cittadini. La prima cosa che verrebbe in mente di fare sarebbe quella di rifiutarsi di pagare la tassa sui rifiuti per protesta, ma se un cittadino osasse farlo sarebbe anche perseguitato da Equitalia. Chiederemo formalmente l'intervento delle Prefetture e del Governo perchè così, specie in estate, finiremo peggio della Campania».

Da Roma a Bari gli attacchi al governo regionale di Michele Emiliano si moltiplicano. E, dopo la risposta scritta dell’assessore Santorsola all’interrogazione del consigliere Pd Ernesto Abaterusso con la quale il delegato regionale all’Ambiente “ratifica” il via libera all’apertura della nuova discarica di Corigliano, ora sulla vicenda interviene il consigliere di M5S, Cristian Casili: «La tesi dell'assessore all'Ambiente Santorsola, a favore dell'apertura della discarica di Corigliano, chiarisce inequivocabilmente qual è la posizione della Giunta su rifiuti e ambiente». Casili, ricorda come l’impianto insista sulla falda che fornisce acqua a tutto il Salento. «È assurdo che ci si esprima in questi termini - sottolinea - considerando che la discarica sorge sul più grande bacino idrico del Salento, da cui Aqp preleva quasi il 30% dell'acqua potabile che arriva nelle abitazioni».

L’inquinamento da percolato, ricorda il consigliere, configurerebbe scenari da autentico disastro ambientale. «Un rischio da tempo denunciato dal sindaco di Corigliano e dai cittadini dell'area - conclude Casili - e il governo regionale piuttosto valuti seriamente la nostra proposta di legge sui Rifiuti Zero, già depositata e a disposizione della giunta. Tergiversare procedendo senza bussola può solo continuare a nuocere al nostro territorio».
P.Col.
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