Candidatura trasversale? Delli Noci
sfida Perrone: «Partiti? Valgono le idee»

Candidatura trasversale? Delli Noci sfida Perrone: «Partiti? Valgono le idee»
di Francesca SOZZO
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Lunedì 17 Ottobre 2016, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 13:14
Più che un chiarimento, sembra quasi una dichiarazione di guerra. L’assessore comunale alle Politiche Innovative Alessandro Delli Noci stoppa a muso duro il sindaco Paolo Perrone e gli ricorda: «Essere trasversali è un valore aggiunto», non certo un problema. Il nome dell’assessore Delli Noci, infatti, insieme a quello dell’assessore Gaetano Messuti, nei giorni scorsi è stato legato a voci che vedrebbero per Lecce un candidato sindaco trasversale in grado di pescare consensi nel centrodestra e nel centrosinistra.

Voci che di certo non sono sfuggite allo stesso sindaco che in una conferenza stampa allo Stadio via Del Mare sabato pomeriggio si è lasciato scappare: «Wi fi allo Stadio? Se ne doveva occupare Delli Noci, ma è troppo impegnato a capire da che parte stare». Dichiarazioni che forse, nelle intenzioni del sindaco, dovevano essere liquidate come una semplice battuta ma così non è stato.
D’altra parte lo stesso Perrone, in un’intervista a Quotidiano, ha lanciato una sorta di avvertimento ai suoi due assessori: la scelta di candidarsi in un altro schieramento «non avrebbe fatto onore a nessuno».

«La mia esperienza politica di questi quattro anni è stata improntata sulla volontà di mettermi al servizio di tutti, indistintamente e indipendentemente dal colore politico», scrive Delli Noci, producendo il risultato che «oggi si traduce in un consenso trasversale e diffuso». Trasversale appunto. Aggettivo, dal peso politico, che per lo stesso assessore ha il sapore del «valore aggiunto e non, paradossalmente, di un problema, a differenza di quanti in queste settimane stanno provando, senza grossi esiti, a dire il vero, a mistificare la realtà dei fatti e dipingere questa opportunità come una zavorra».
 
Piuttosto, l’assessore ringrazia anche i suoi avversari politici che hanno avuto l’onestà intellettuale di riconoscere questo merito. È noto a tutti che nei mesi scorsi proprio l’assessore Delli Noci è stato pubblicamente destinatario di complimenti da parte dell’assessore regionale allo Sviluppo del territorio Loredana Capone (Pd) che, in Consiglio comunale a Lecce durante un intervento contro l’amministrazione comunale, ha “salvato” solo il lavoro fatto dal giovane assessore. «Il fatto di sentirsi lusingato da apprezzamenti altrui credo sia legittimo - aggiunge piccato Delli Noci - e questo il sindaco Perrone dovrebbe saperlo bene, essendo stato recentemente destinatario - di giudizi positivi», proprio da parte del presidente del consiglio Matteo Renzi. Basta «strumentalizzazioni sul mio nome», aggiunge Delli Noci, che invita a mettere fine «a valzer di nomi e tavoli che hanno il sapore di rituali di altri tempi».

Occorre, piuttosto, a mettere al centro del dibattito politico i cittadini «le idee e i programmi che, al di là delle forze politiche di appartenenza, sono l’unico elemento di interesse da parte dei cittadini. La via maestra sono le primarie delle idee - prosegue Delli Noci -, dell’innovazione e del futuro degli uomini e delle donne della città». Che dietro queste dichiarazioni ci sia un progetto che possa portare ad una candidatura alternativa? L’assessore sembra aprire ai programmi e al mondo civico. E tant’è. Dalle fila della maggioranza l’assessore Messuti, invece, fuga ogni dubbio suoi presunti legami con il centrosinistra: «Elogi che non ho avuto il piacere di ricevere direttamente. Se si tratta di notizie fondate, non posso che essere lusingato. Mi riempirebbero di orgoglio, alla stessa stregua degli apprezza-menti di Renzi rivolti al sindaco
Perrone e alla sua amministrazione».

Apprezzamenti dell’opposizione che secondo l’assessore altro non sarebbero che il riconoscimento «dell'importante lavoro svolto nelle vesti di assessore ai Lavori Pubblici di questa città». Quindi un chiarimento dovuto: «Riguardo alla posizione politica, invece, ribadisco di aver dato la mia disponibilità a lavorare per costruire un centrodestra quanto più ampio, inclusivo e articolato possibile, affinché, proprio alla luce delle esperienze negative delle passate consultazioni nazionali e regionali, si possa ritrovare l’unità, senza la quale il popolo del centrodestra si dissolverà tra astensionismo e populismo».

Poi l’invito a tutti a dimostrare maggiore responsabilità nella gestione di questo lungo periodo che condurrà alle amministrative 2017 «evitando fughe in avanti, personalismi e tatticismi che non fanno che danneggiare il centrodestra».
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