«Grazie del sostegno - ha dichiarato - a mia moglie, alla mia famiglia a voi. La mia è stata una scelta difficile che prevede grandi difficoltà anche umorale da parte mia nell’affrontare ogni giorno le tante coltellate che arrivano. E vi assicuro che sono tante; le tante minacce che arrivano a me e immagino a molti di voi. Per questo vi ringrazio - ha proseguito Delli Noci - Grazie a tutti coloro che hanno deciso di candidarsi, di mettere la faccia e che a coloro che hanno già ricevuto minacce e ricatti, ma che hanno deciso nonostante tutto di continuare in questa sfida. Verrete chiamati nei prossimi giorni. Vi diranno: “perché sei andato al comitato di Delli Noci. Ti ricordi quando nel 2010 io ti ho tappato la buca davanti casa, ti ricordi quando ti ho fatto quella cortesia, ti diranno perché sei andato, non è opportuno... Vi prego innanzitutto quando vi chiameranno di portargli i miei saluti e ditegli che siete venuti perché credete in Un’Altra Lecce».
Va giù duro Delli Noci e non risparmia stilettate nemmeno nei confronti del sindaco Paolo Perrone. «Lui dice che vince al primo turno, ma i miei amici psicologi mi dicono che è una forma di auto convincimento, qualcun altro dice che è una preghiera. Mi dice che mi sto suicidando, ma rimanere con loro sarebbe stato un suicidio alla nostra dignità. Il sindaco dice di essere deluso da me, forse perché pensava di avere un burattino, ma la cosa più bella che ho notato - aggiunge - è che il burattino l’ha trovato».
Quindiil programma, l’idea di città, la campagna elettorale. Metteremo giù 17 proposte, 17 tavoli da cui verranno fuori 17 equazioni «a dimostrazione che è possibile generare lavoro e non aspettando che qualcuno venga in maniera caritatevole a investine nel nostro territorio, ma investire sul capitale umano e investendo sulle tante opportunità che la comunità europea da al nostro territorio ma che non vengono colte».