Chiesa dei santi Niccolò e Cataldo:
il Comune affida la gestione al Fai

Chiesa dei santi Niccolò e Cataldo: il Comune affida la gestione al Fai
di Paola ANCORA
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Lunedì 29 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 20:46

La chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo verrà aperta e gestita dal Fondo Ambiente Italiano.
Il Fai ha infatti stretto un accordo con il Comune di Lecce per consentire di visitare questo gioiello della città che ancora in pochi conoscono e che fu fondata nel 1180 da Tancredi d’Altavilla, ultimo re dei Normanni e conte di Lecce.
«La chiesa, pur essendo una delle opere architettoniche più antiche della città e pur comparendo nelle guide, per questioni organizzative e per mancanza di personale preposto, non è aperta al pubblico, se non negli esigui orari in cui si svolgono le funzioni religiose» scrive l’ingegnere Maurizio Guido, dirigente del settore Servizi cimiteriali nell’istruttoria alla delibera che ha ufficializzato l’accordo fra Fai e Comune. «Si è quindi concordato un protocollo d’intesa con il Fai - continua Guido - per valorizzare e promuovere il bene in questione attraverso lo sviluppo di iniziative culturali collegate, la divulgazione delle iniziative fra gli iscritti all’associazione e al pubblico in generale attraverso i canali di comunicazione del Fai, ivi compresi i social network, ponendosi comunque l’obiettivo di garantire una maggiore apertura al pubblico, con il coinvolgimento dei volontari dell’associazione stessa».
Il protocollo avrà durata di un anno - prorogabile per ulteriori 12 mesi - e, in base all’accordo, il Fai realizzerà e gestirà il servizio di accoglienza e di visite guidate alla chiesa garantendo l’apertura in due pomeriggi feriali alla settimana, dalle 17 alle 19, nei mesi di giugno, luglio e agosto; due mattine ogni settimana dalle 10 alle 12.30 nei restanti mesi dell’anno e un’apertura in orario da definire in concomitanza con gli eventi nazionali del Fai, come le Giornate di primavera e le Mattinate del Fai per le scuole. Si potranno anche prenotare visite guidate per gruppi di turisti durante tutto l’arco dell’anno.
Al Comitato Fai il Comune riconosce poi la possibilità di ricevere, nel corso dell’espletamento delle proprie attività e nell’ambito degli eventi nazionali, «erogazioni liberali a sostegno degli scopi della Fondazione».
La chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo è una chiesa medievale: la facciata in stile Romanico, nel 1716 fu arricchita con elementi in stile Barocco. Solo il portale e il rosone conservano lo stile originale. Accanto, si trova il cimitero monumentale della città, le cui cappelle gentilizie edificate dopo il 1845, «rappresentano - precisa Guido - veri e propri capolavori in pietra leccese».
 
Per questo la chiesa è stata al centro di una serie di iniziative: l’Università nel 2015, durante il congresso internazionale Zero Energy Mass Custom Home tenutosi agli Olivetani, ha promosso questo luogo di culto organizzando una visita esclusiva per i partecipanti al convegno. E la chiesa è stata anche al centro di una giornata di studio nell’ambito del seminario itinerante tenuto dal professor Michele Bacci, docente di Storia dell’Arte dell’Ateneo di Friburgo nel 2016. Lo stesso Fai l’ha scelta, nel 2014, fra i beni da aprire nelle Giornate di Primavera e in questi giorni, nell’ambito del progetto “Adotta un monumento” che ha coinvolto tutte le scuole della città, la chiesa è stata scelta e “adottata” dagli studenti del Liceo Artistico “Ciardo-Pellegrino”, proprio per la sua storia e bellezza.

Con l’accordo fra Fai e Comune, l’estemporaneità delle iniziative lascerà il posto a una programmazione più ampia e alla possibilità, per i leccesi e i turisti, di conoscere un altro gioiello di Lecce.

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