Salvo l’ospedale “Ferrari”: gemellaggio con Gallipoli

Salvo l’ospedale “Ferrari”: gemellaggio con Gallipoli
di Enzo SCHIAVANO
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Domenica 16 Aprile 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 18:27
 
Il “Ferrari” non sarà più declassato a ospedale di base. Lo ha annunciato il presidente della giunta regionale, Michele Emiliano, in una lettera indirizzata al consigliere provinciale Gabriele Caputo e al consigliere comunale Attilio De Marco, che in questi ultimi giorni sono riusciti a convincere il governatore a rivedere il piano di riordino ospedaliero. La classificazione dell’ospedale di Casarano rimarrà quella attuale, ossia di primo livello, ma costituirà un unico polo insieme al “Sacro Cuore” di Gallipoli. Emiliano ha delegato Giancarlo Ruscitti, direttore del Dipartimento Salute, a effettuare una valutazione tecnica sulla proposta di modifica al Piano di riordino.
La lunga corsa per evitare il declassamento del “Ferrari” potrebbe anche finire qui. Il presidente Emiliano ha dato mandato a Ruscitti, braccio operativo della Sanità pugliese, di trovare una soluzione tecnica e soddisfacente per mantenere l’attuale classificazione dell’ospedale di Casarano. I particolari della lettera del presidente della regione sono stati rivelati dai due esponenti del Partito Democratico nel corso di una conferenza stampa convocata ieri mattina, presente anche Mauro Memmi, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. La lettera di Emiliano parte con un’autocritica.
«Non mi sono mai sottratto alla discussione relativa agli effetti del Piano sui territori – scrive il presidente - le decisioni che sono state adottate sono state frutto di una condivisione ampia con i cittadini pugliesi. Prendo atto che a Casarano questo lavoro di condivisione non è stato percepito nella giusta maniera. Temo che la contesa politica – ammette Emiliano – con l’approssimarsi delle elezioni comunali, abbia finito per condizionare la discussione rendendola meno obiettiva». Premesso questo entra nello specifico della proposta avanzata da Caputo e De Marco.
 
Emiliano conferma «la piena disponibilità alla definizione di un percorso concertato con voi e, anche vostro tramite, con la cittadinanza di Casarano che consenta di rispondere alle diverse esigenze manifestate. In particolare – spiega il presidente – i ritardi relativi alla realizzazione della nuova DEA (Dipartimento di emergenza urgenza e accettazione, ndr) e della ristrutturazione del “Fazzi”, impongono una rivisitazione del riordino dei presidi sanitari in territorio salentino. In questa ottica - sostiene Emiliano - la collaborazione tra gli ospedali di Gallipoli e Casarano potrebbe costituire la risposta alle esigenze delle popolazioni della zona, attraverso il coordinamento e la distribuzione delle unità operative tra i due presidi».
Sarà un “polo a due gambe” già ipotizzato da Caputo sin dal 2012, «quando – ha affermato l’ex assessore - già si intravvedeva che la tendenza era la riduzione dei presidi ospedalieri»; che lui stesso ha perseguito fino al contatto decisivo dei giorni scorsi grazie al documento del 7 aprile scorso inviato a Emiliano. «Siamo arrivati a questo obiettivo – sostiene De Marco – grazie alla mediazione della politica e grazie ai rapporti personali». Ci vorrà una settimana per la stesura della proposta tecnica e poi l’atto dovrà passare al vaglio della giunta regionale.
A meno di clamorosi dietrofront, quindi, il piano di riordino degli ospedali salentini cambierà ancora: il “Fazzi” di Lecce ospedale di II livello; i nosocomi di Scorrano, Gallipoli e Casarano di I livello, con gli ultimi due uniti; Copertino e Galatina ospedali di base. Probabile prevedere gli effetti di questa decisione. Il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, difficilmente si metterà di traverso, vista la sua vicinanza politica a Emiliano. Non sarà certo presa bene invece a Copertino e a Galatina.
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