Un volo dal secondo piano: grave 17enne

L'edificio dal quale è caduto il giovane
L'edificio dal quale è caduto il giovane
di Lino TAFURO
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Mercoledì 24 Agosto 2016, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 10:16
Una brutta caduta nel vuoto, un volo di diversi metri che poteva avere conseguenze molto più tragiche. Invece, non corre pericolo di vita M.M., il 17enne di Carmiano che ieri è precipitato dal secondo piano.
Al momento, la brutta caduta nel vuoto del giovane avvenuta l'altra mattina da una delle palazzine popolari di via Salice, appare un vero e proprio giallo. Intanto perché in tanti avrebbero assistito all'incidente e chiamato il 118, ma la dinamica rimane ancora poco chiara. E poi perché nessuno sembra aver chiamato i carabinieri per sollecitare le indagini del caso. Intanto il giovane, che ha riportato varie fratture e contusioni su tutto il corpo, si trova ricoverato all’ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, e in queste ore i medici potrebbero decidere di intervenire chirurgicamente. non corre, fortunatamente, pericolo di vita.

Le notizie che trapelano sull’incidente, però, sono scarne. Anche le famiglie residenti nella palazzina popolare a due piani da cui è precipitato il giovane stentano a parlare. «Ero in casa e non mi sono accorta di nulla. Ho sentito solo l'ambulanza arrivare e ripartire dopo alcuni minuti. È successo altre volte. Mica metto il naso fuori dalla porta ogni volta che arriva il 118. Ho saputo dell'incidente accaduto al ragazzo per telefono da un mio parente». Nel quartiere tutti ne parlano, ma nessuno ha voglia di raccontare quanto accaduto. «Noi abbiamo solo visto i medici caricare il ferito che si lamentava sull'ambulanza. Non sappiamo altro. Il ragazzo caduto saliva spesso in quella palazzina. Forse incontrava degli amici. Quando è arrivato il 118 abbiamo pensato che a chiamarlo fosse stata la solita persona anziana con problemi di salute. Non sappiamo cosa è realmente accaduto».
C'è chi preferisce non rispondere alle domande: «Io ho paura. Qui non si vive tranquilli. Ho sentito solo un tonfo. Tutto qui».

Non c’è quindi certezza sulle dinamiche. Secondo alcuni il giovane, che si trovava in compagnia di altri coetanei, sarebbe potuto rimanere vittima di un gioco finito male, forse una “prova di coraggio”. Per altri, sarebbe precipitato a causa di un mattone in pietra leccese staccatosi improvvisamente dal tufo ai bordi dell'abitazione. Pare che il giovane, nella caduta, abbia provato ad aggrapparsi ai cornicioni sporgenti delle finestre dei piani sottostanti per frenare il volo. Una reazione d'istinto che forse gli ha salvato la vita.
La palazzina dove è avvenuto l'incidente è una delle tante, tutte uguali. Il "volo" è avvenuto sul retro dove si affacciano solo anonime e piccole finestre.


 
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