Caldaie a Lecce, ripartono le verifiche sugli impianti

Caldaie a Lecce, ripartono le verifiche sugli impianti
di P.Col.
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Sabato 28 Novembre 2015, 10:01
Caldaie a Lecce, ripartono le verifiche sugli impianti. Ma il servizio di controllo ora passa alla Provincia. A chiudere la questione del controllo degli impianti termici nel capoluogo è l’ente di Palazzo dei Celestini.

Il Consiglio provinciale, il prossimo lunedì, sarà chiamato ad approvare una delibera attraverso cui si stabilisce che ad occuparsi della verifica delle caldaie sarà la Nuova Salento Energia, società partecipata che già effettua lo stesso servizio in tutto il Salento. Ma sino ad oggi all’elenco dei comuni di competenza dell’azienda provinciale mancava proprio Lecce. A svolgere il servizio nel capoluogo era, in fatti, la cooperativa Vit che si era aggiudicata i controlli in città attraverso un bando comunale. Verifiche che aveva eseguito sino al 31 luglio 2014 quando, alla scadenza del contratto, l’amministrazione di Palazzo Carafa, secondo quanto previsto dalla legge, rinunciò ad occuparsi del servizio.

Così il controllo delle caldaie è tornato nelle mani della Regione Puglia che detiene la competenza in questa materia. E l’ente di Via Capruzzi a febbraio 2015 ha disposto che a subentrare nella gestione dell’attività fosse proprio Palazzo dei Celestini. Decisione che l’amministrazione di Antonio Gabellone ha impugnato davanti al Tar a causa di una seria di cavilli burocratici, richiedendo la sospensiva dell’efficacia del provvedimento. Ma a sciogliere una matassa che sembrava ingarbugliarsi ogni giorno di più sono stati proprio i giudici amministrativi leccesi. Con un’ordinanza pubblicata l’11 settembre scorso, infatti, il Tar ha respinto la richiesta di Palazzo dei Celestini dando ragione alla Regione che le aveva affidato i controlli sulle caldaie anche a Lecce.

Ora, dunque, sarà proprio il personale della Nuova Salento Energia a bussare alle porte dei cittadini del capoluogo per verificare se gli impianti di riscaldamento siano in regola con le previsioni normative e che la tassa sulle caldaie sia stata pagata. Del resto l’integrazione del servizio a Lecce rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno anche per l’azienda che a luglio scorso aveva avviato una procedura di licenziamento collettivo di 20 dispendenti sul 64. Crisi occupazionale che era stata approfondita anche nell’ambito di numerosi tavoli tecnici in Prefettura. L’obiettivo della Regione, della Provincia e dei sindacati era proprio quello di individuare soluzioni alternative a rimettere in carreggiata la partecipata ed evitare le procedure di licenziamento.

Quale miglior occasione, dunque, se non incrementare i servizi già svolti in provincia con i controlli da effettuare nella città barocca? E così sarà. La delibera in approvazione il prossimo lunedì parla chiaro: i controlli ripartiranno, le attività di verifica delle caldaie saranno affidate alla Nuova Salento Energia per quattro anni, dal 2016 al 2020, e agli impianti di Lecce città saranno debbano essere applicate le disposizioni sia con riferimento alle procedure che con riferimento alle tariffe previste dal “Regolamento per l’attività di controllo, accertamento ed ispezione necessaria all’osservanza delle norme relative al contenimento dei consumi di energia nell’esercizio e manutenzione degli impianti termici ricadenti nel territorio di competenza della Provincia di Lecce”. Ora però resta ancora da sciogliere l’ultimo nodo: quello relativo al futuro occupazionale dei i 27 lavoratori della Vit che, dopo luglio 2014, sono rimasti in mezzo a una strada e che ad oggi puntano al riassorbimento da parte della Nuova Salento Energia.
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