Boom turistico del Salento, terra "irraggiungibile"

Boom turistico del Salento, terra "irraggiungibile"
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Domenica 26 Giugno 2016, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 13:41
Cresce la domanda, ma l’offerta resta sempre quella. Nel Salento del turismo si consuma il lampante tradimento della prima e più conosciuta legge del mercato. Qui, nella provincia eletta dal Governo «capitale turistica d’Italia», la domanda di trasporti aumenta vertiginosamente, ma l’offerta dei servizi non cambia, se non di poco. E i prezzi, specie per i treni e gli aerei, restano alti. Qualche volta, altissimi. Al punto che una famiglia o una coppia di Milano che decidessero di venire in vacanza a Gallipoli, a Otranto o a Lecce, troverebbero più conveniente prenotare un volo per New York o per una capitale europea. Lo stesso dicasi per i treni: Frecciarossa fino a Lecce solo nel week end e corse già sold out per i mesi di luglio e agosto. Le lamentele non mancano, già in questo inizio di stagione.

«In questo fine settimana - denuncia Francesco D’Agata, dello Sportello dei diritti - ci sono arrivare le prime segnalazioni di turisti e trasfertisti che si sono dovuti inventare un modo per partire o rientrare verso le province di Lecce, Brindisi e Taranto. A quanto pare - aggiunge - le denunce dello scorso anno da parte di migliaia di turisti e viaggiatori sono già finite nel dimenticatoio». E sul tavolo attorno al quale si vanno consumando dibattiti e confronti circa le potenzialità di questa provincia del Mezzogiorno d’Italia, resta soltanto l’immagine plastica di un Paese diviso a metà. «Per chi non prenota almeno con una settimana d’anticipo - continua D’Agata -, che diventeranno certamente almeno due se non si porrà tempestivo rimedio al problema, è pressoché impossibile trovare un posto in treno o in aereo se ci si reca in stazione o in aeroporto all’ultimo momento, anche per una qualsiasi emergenza. Non ci sono indicazioni di sorta da parte delle autorità competenti, a partire dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che sembra sia ormai avulso dalla realtà: non ha ancora preso atto che da diversi anni le maggiori direttrici dei trasporti nazionali nel periodo estivo viaggiano da e verso il Sud in virtù del costante e progressivo aumento dei turisti che sono attratti dalle località del Mezzogiorno, su tutte la Puglia e il Salento».
 
E senza interventi, progetti e investimenti su reti ferrate e aeroporti, porti e strade «anche quest’estate, per chi viaggia verso la nostra provincia partendo dalle principali località del Nord, sarà una vera e propria odissea».

A riprova dell’urgenza di un intervento strutturale in tema di trasporti, ci sono i tempi, le date. Lo scorso anno proprio lo Sportello dei Diritti denunciò che centinaia di viaggiatori - complice anche lo sciopero dei piloti di Alitalia - furono costretti a improvvisare la trasferta. E in moltissimi casi, la vacanza saltò del tutto. Era il 25 luglio.
Quest’anno proteste e segnalazioni allo Sportello sono arrivate già in quest’ultimo scampolo di giugno, a dire che l’appeal del Salento cresce, che la provincia attrae anche in bassa stagione e che proprio chi dovrebbe muoversi e garantire servizi aggiuntivi e trasporti efficienti si muove secondo una tabella di marcia fuori dal tempo, sfuggendo - per colpevole distrazione, incapacità o calcolo - al “carpe diem” che regola la vita, prima delle Borse e del mercato.

«Le tariffe low cost - spiega Antonio Crusi, dell’agenzia “Crusi viaggi & turismo” - sono esaurite da tempo, sia per i treni che per gli aerei. A disposizione oggi ci sono quelle a prezzo pieno, ma ogni giorno sono più limitate». Il Salento va a ruba: «Abbiamo molte prenotazioni - continua - dalla terza settimana di luglio e per tutto agosto. Le mete più gettonate sono Gallipoli, Ugento e Otranto. Molte date sono già al completo. A prenotare le vacanze estive nel Salento sono principalmente gli italiani che di solito scelgono la formula del “tutto compreso” ovvero viaggio e alloggio. Non mancano però anche le prenotazioni per settembre e ottobre, scelte principalmente dai turisti stranieri che prediligono, invece, la formula del tour, facendo tappa a Lecce per poi visitare cantine vinicole o agriturismi. Per quanto riguarda i voli aerei, abbiamo avuto tantissime prenotazione di turisti stranieri provenienti dalla Bulgaria e dalla Turchia, grazie ai voli diretti per Bari. Non sono pochi, ovviamente, quelli che scelgono di raggiungere il Salento in treno».

D’Agata chiede che «quello cui abbiamo assistito lo scorso anno, non si ripeta anche stavolta: per questo - continua - rivolgiamo nuovamente un appello, preventivo, alla politica, a partire dal governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, perché si faccia portavoce presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presso i vertici del Gruppo Ferrovie dello Stato e quindi a Trenitalia, e alle compagnie aeree che fanno scalo a Brindisi e Bari, affinché agiscano tempestivamente e aumentino il numero dei posti disponibili per l’utenza e per quanti si dovranno recare in Puglia e nel Salento in un’estate che si preannuncia già sold out».
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