Le mani sulla security della movida di Gallipoli: dieci anni e mezzo al figlio del boss storico/I nomi

Dieci anni e mezzo di carcere sono stati inflitti ad Angelo Padovano, figlio del boss storico Salvatore ucciso il 6 settembre del 2008 nella sua Gallipoli. La sentenza è arrivata questo pomeriggio dal giudice per l'udienza preliminare Stefano Sernia, che ha parzialmente accolte le richieste del procuratore aggiunto Antonio De Donno (aveva chiesto 16 anni per Angelo Padovano) nel processo dell'operazione "Baia Verde" sul nuovo clan che mise le mani sulla security dei locali notturni e degli stambilimenti balneari, a suon di incendi e di colpi di arma da fuoco.

Le altre condanne. Undici anni ha preso Roberto Parlangeli, (16 la richiesta) compagno di Angela Padovano, sorella di Angelo; 5 anni ed 8 mesi Giovanni Parlangeli (12 la richiesta), fratello di Roberto; 8 anni e 60mila euro di multa Gabriele Cardellini (10 la richiesta); 3 anni e 10mila euro di multa Alessio Fortunato (un anno lòa richiesta); 4 anni e 4 mesi Fabio Negro (6 anni la richiesta); 3 anni e mezzo, nonché 12mila euro di multa, Sergio Palazzo (un anno la richiesta); 5 anni ed 8 mesi, nonchè 5mila euro di multa Fabio Pellegrino (10 anni la richiesta); 6 anni e 5.000 euro a Carmelo Natali (5 anni e 4 mesi la richiesta); 6 anni ed 800 euro Gabriele Pellè (12 la richiesta); 5 anni e 4 mesi, più 5mila euro Rosario Oltremarini (7 anni la richiesta).

Assolti Luciano Nuccio ed Antonio Manna per i quali erano stati invocati 6 anni di reclusione. Ed assolto anche Alessandro Oltremarini per il quale l'aggiunto De Donno aveva chiesto sei anni e mezzo.

Tre mesi per il deposito della sentenza e poi valuteranno se impugnarla gli avvocati Gabriele Valentini, Marcello Falcone, Francesco Cazzato, Angelo Ninni, Stefano Orontera, Mario Coppola, Francesco Fasano, Giampiero Tramacere, Antonio Savoia, Pantaleo Cannoletta, Luigi Carriozzini, Giuseppe Russo, Roberto Aymone De Mitri, Anna Paola Trisolino, Biagio Palamà, Stefano Notarèietro, Michelangelo Gorgoni, Luigi Corvaglia e Gianluca Ciardo.