Autovelox su tangenziale est e superstrada: ecco dove verranno installati

La tangenziale est di Lecce
La tangenziale est di Lecce
di Paola ANCORA
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Mercoledì 17 Febbraio 2016, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 20:03
Guerra a chi corre troppo in auto. Fra pochi mesi, infatti, otto autovelox saranno installati lungo la tangenziale est e sulla superstrada Lecce-Brindisi, in ingresso e in uscita dal capoluogo salentino.
L’assessorato al Traffico e alla Mobilità retto da Luca Pasqualini, infatti, ha pubblicato il bando per l’affidamento del servizio «di noleggio, senza riscatto finale, di installazione e manutenzione di dispositivi omologati/approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il rilevamento automatico del superamento dei limiti di velocità da parte dei veicoli».
Arriva alle battute finali il progetto al quale il Comune lavora da oltre due anni, per l’installazione di questi “limitatori” di velocità lungo la bretella esterna di Lecce, la tangeziale est, vissuta da molti automobilisti come un autodromo lungo il quale spingere sul pedale dell’acceleratore, dimenticando prudenza e sicurezza, propria e altrui.
È così che quella strada, come del resto la Lecce-Brindisi, si è trasformata troppo spesso in una trappola mortale, in una giungla d’asfalto dove è complicato intervenire persino per le forze dell’ordine e per i mezzi di soccorso. L’ultimo incidente letale è, non a caso, datato dicembre 2015.
L’ultimo di un lunghissimo elenco, stilato proprio dal Ministero dei Trasporti a partire dal 2004 e che assegna a tangenziali e superstrada il bollino rosso della pericolosità: in dieci anni, dal 2004 al 2014, su queste strade – alle quali si aggiunge la Lecce-Gallipoli, la Lecce-Maglie e la provinciale 364 per le marine - si sono verificati 872 incidenti, con 1.185 feriti e 17 morti. Mentre, in tutto il territorio comunale di Lecce - nel triennio 2004-2006 - i feriti sono stati 1.009 e 21 i morti, per un costo sociale di 104 milioni di euro. Costo nel quale va considerata anche la spesa sostenuta da Palazzo Carafa, in qualche caso chiamato a pagare i danni agli automobilisti coinvolti.
Il problema, quindi, è da tempo noto al Comune. Alla fine del 2013 – era il mese di ottobre – l’ufficio Traffico e il Comando della Municipale annunciarono l’installazione, entro la fine dell’anno, di due autovelox fissi lungo le tangenziali. «Serve un deterrente – spiegò allora il comandante dei vigili Donato Zacheo – e anche se io non sono un fan di questo tipo di strumentazioni, gli autovelox sono l’unica soluzione». Da utilizzare, in particolare, allo svincolo per San Cataldo e per Merine e Lizzanello, ritenuti molto pericolosi, complice la carreggiata ampia e il poco traffico, rispetto ai congestionati viali cittadini.
Qualcosa, però, è andato storto. E l’iter di autorizzazione dell’installazione dei due strumenti si è bloccato: serviva, infatti, il placet della prefettura, che non è mai arrivato. Perché per installare gli autovelox era prima necessario rivedere la classificazione della strada. E così il 18 marzo del 2015 la Giunta diede indirizzo al dirigente Giovanni Puce di procedere a censire le strade leccesi e a riclassificare quelle pericolose. Il 26 ottobre scorso, dunque, la tangenziale è diventata “strada extraurbana principale”, e si è di fatto aperto l’iter per l’utilizzo degli autovelox.
Oggi, con il bando di gara, si chiude il cerchio. Prezzo a base d’asta, 2.600 euro di canone di noleggio mensile per ogni postazione di rilevamento automatico della velocità. In tutto, dunque, il Comune spenderà 20.800 euro al mese e 1.747.200,00 all’anno, Iva esclusa, per far funzionare otto apparecchi. A questo scopo, sono già stati impegnati 177.632 euro.
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