Noemi, la salma torna a Specchia
L'autopsia conferma: lesioni tra testa e collo

Noemi, la salma torna a Specchia L'autopsia conferma: lesioni tra testa e collo
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Martedì 19 Settembre 2017, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 16:02

LECCE - È tornata a casa nel silenzio della folla la povera Noemi, custodita in una bara bianca dove il suo corpo ha finalmente trovato riposo dopo oltre due settimane dalla morte. La famiglia ha fatto rientro a Specchia nella tarda serata dopo che nel pomeriggio era stata eseguita l'autopsia sul corpo della ragazza e domani si potranno celebrare le esequie.


L 'autopsia non ha fornito elementi certi per stabilire le cause della morte di Noemi Durini, ma i medici legali hanno «forti sospetti» su alcune lesioni presenti tra il collo e la testa della sedicenne. Il fidanzato di Noemi, detenuto per omicidio premeditato, ha confessato di aver ucciso la ragazza con una coltellata al collo: se gli ulteriori accertamenti medico legali dovessero confermare questi sospetti, è probabile che Lucio abbia detto la verità sulle modalità del delitto. Resta da accertare, invece, quale sia stata l'arma utilizzata e se ci sono stati eventuali complici che abbiano aiutato il minorenne a nascondere il corpo. La ragazza - stando ai primi accertamenti - sarebbe stata uccisa il giorno della scomparsa, il 3 settembre, dieci giorni prima il ritrovamento del cadavere sotto una catasta di sassi nelle campagne di Castrignano del Capo. Fu Lucio a portare i carabinieri sul luogo della 'sepolturà e a dire: 'L'ho uccisa iò. L'accertamento sulle cause della morte della sedicenne è abbastanza difficile. Il cadavere è molto malmesso, quasi pre-mummificato, e vi sono numerose lesioni su diverse parti del corpo provocate dalle larve. La difficoltà di stabilire le cause della morte nascono proprio da queste lesioni: bisogna capire quali sono quelle inferte dall'assassino e quali quelle provocate dalla larve. Per questo motivo, il medico legale nominato dalla Procura, Roberto Vaglio, e il consulente della famiglia della vittima, Francesco Introna, hanno deciso di compiere esami istologici e cito-chimici sui tessuti prelevati dal cadavere e hanno disposto l'esame delle larve per accertare con esattezza il giorno e l'ora della morte. L'autopsia ha confermato anche quando emerso nei giorni scorsi: la Tac compiuta sul cadavere non ha rilevato fratture né sul capo né altrove. Da qui la ricerca delle cause della morte tra le tante lesioni presenti sul cadavere. All'autopsia erano presenti anche il procuratore per i minorenni Maria Cristina Rizzo e il pm Anna Carbonara. Intanto, la tensione tra le famiglie di Lucio e Noemi resta altissima. I sindaci di Alessano e di Specchia, Francesca Torsello e Rocco Pagliara, chiedono alle loro comunità «di vivere i sentimenti di sgomento e di dolore per l'accaduto con doveroso rispetto». «Ora è giusto - concludono - che la giustizia e le istituzioni operino in un clima sereno, che consenta di giungere alla verità dei fatti, nella convinzione che qualsiasi atto di ritorsione privata e di eccessiva spettacolarizzazione mediatica dell'accaduto danneggino il lavoro degli inquirenti». Domani previsti i funerali a Specchia.

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