La scoperta è venuta a seguito della richiesta di analisi da parte della rappresentante che, attraverso una ricerca su internet, aveva scoperto che negli anni ‘80 è stato prodotto il linoleum in vinilamianto. La Masciullo aveva immediatamente avanzato la richiesta di analisi della copertura all’Ufficio tecnico, circa due anni fa, ma non sarebbe giunta alcuna risposta. A ridosso di Natale scorso, la richiesta è stata riproposta e, questa volta, la risposta è arrivata con la conferma che uno dei componenti del materiale che ricopre la palestra contiene il noto materiale cancerogeno. È seguita la chiusura. Seguirà poi la rimozione della copertura e «a breve smaltiremo il rivestimento, come prevede la legge».
L’allarme fra i familiari degli alunni che frequentano le elementari ha registrato subito un’impennata.
Ma, il sindaco ha tranquillizzato: «La presenza di amianto nel tappetino è insignificante e i problemi per la salute sono inesistenti. La percentuale è molto al di sotto della presenza minima prevista dalla legge ma. Comunque è meglio prevenire e questo abbiamo fatto».Ora, per gli esercizi ginnici, gli alunni sono costretti ad utilizzare alcune aule vuote del primo piano. Anche se, confessa la presidente del Consiglio, «il piano superiore è privo di scala di emergenza, per quanto prevista sul progetto originale».