Allarme rifiuti, da Emiliano nessuna risposta al Salento

Allarme rifiuti, da Emiliano nessuna risposta al Salento
di Paola COLACI
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Domenica 1 Maggio 2016, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 14:32

Emergenza rifiuti, il Salento attende una soluzione da Michele Emiliano. Ma il governatore di Puglia proprio da Lecce - dove era tra gli invitati ad un incontro sui temi dell’economia - archivia la faccenda con un secco: «Non è giornata destinata a parlare di rifiuti. Abbiamo già chiarito tutto ciò che dovevamo chiarire, abbiamo discusso per tutta la settimana precedente e non ci sarà nessuna partentesi dedicata a questa questione». E il faccia a faccia annunciato dal sindaco Perrone per scongiurare un nuovo caos spazzatura? Il Commissario regionale per l’emergenza precisa: «Non ho alcun appuntamento con il sindaco». Gelo. Dopo che lo stesso Perrone aveva presentato l’incontro come una chiave di volta.

Nessuna fumata bianca, dunque, sul fronte immondizia mentre il conto alla rovescia è già partito. Ancora quattro giorni di tempo e poi la discarica di Statte chiuderà: è conto alla rovescia, purtroppo, in questa corsa contro il tempo per evitare il grande caos. La società “Cisa” che gestisce l’impianto del tarantino giovedì prossimo chiuderà per effettuare i controlli obbligatori sui rifiuti. La soglia delle 2.500 tonnellate di immondizia è stata già quasi raggiunta. E chiusi i cancelli di Statte, rischiano di serrarsi anche le porte della discarica di Cavallino gestita dalla Ambiente e Sviluppo.
 
Proprio come accade nel secondo weekend di aprile quando i camion di Monteco ed Ecotecnica addetti alla raccolta a Lecce e nei 26 comuni dell’ex Ato Lecce 1 restarono fuori dall’impianto. All’inizio del mese la spazzatura finì per strada e lo stesso copione rischia di andare in scena anche da qui a quattro giorni. Per scongiurare il peggio l’Organo di Governo d’Ambito, diretto da Fernando Bonocuore, aveva lavorato a soluzioni-tampone. Già bocciata da Bari la rischista di deroga sui controlli della discarica di Statte e l’innalzamento della soglia a 10mila tonnellate di rifiuti, restava in piedi l’istanza di una riduzione dagli attuali cinque giorni di chiusura a uno o massimo due per l’impianto della “Cisa”. Infine, l’exit strategy: spedire la spazzatura a Grottaglie nell’impianto gestito da “Linea Ambiente”. Per accogliere i rifiuti di Cavallino, tuttavia, l’azienda ha chiesto all’Oga la sottoscrizione di un contratto. Accordo che Buonocuore non può firmare senza l’autorizzazione di Emiliano. E al sub-commissario Paolo Perrone nella giornata di ieri spettava proprio il compito di capire come procedere.

Indicazioni che sarebbero dovute giungere proprio dallo stesso Emiliano. «Lo incontrerò e spero di ottenere risposte che possano tranquillizzare», aveva dichiarato il sindaco venerdì. Stesso auspicio che il sub-commissario ha confermato anche ieri poco dopo le 17.30 salendo le scale del castello Carlo V insieme al governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ospite di una tavola rotonda sul Sud. «Non siamo riusciti ad affrontare questa questione - aveva detto subito il sindaco - e mi auguro che a margine di questo convegno avremo modo di fare il punto della situazione e avere un chiarimento con il Commissario».

Mezz’ora più tardi la “doccia gelata”. Al suo arrivo in città Emiliano è stato chiaro. «Non ho alcun appuntamento con il sindaco» ha tagliato corto. E a chi chiedeva soluzioni e ipotesi di intervento della Regione per scongiurare una nuova emergenza a Lecce e negli altri 26 Comuni del nord Salento ha replicato seccamente: «Non è giornata destinata a parlare di rifiuti. Abbiamo già chiarito tutto ciò che dovevamo chiarire, abbiamo discusso per tutta la settimana precedente e oggi non ci sarà nessuna partentesi dedicata a questa questione».

Un “silenzio” che va fare il paio con l’assenza del governo regionale sul tavolo del confronto istituzionale apertosi venerdì in Provincia.

Presenti onorevoli e consiglieri regionali, ma nessun rappresentante della giunta di Emiliano. E, soprattutto, i sindaci della provincia che invocavano soluzioni sul fronte dei rifiuti a nome dei cittadini salentini, stanchi di pagare una tassa sempre più cara e ritrovarsi, poi, la spazzatura per strada. Risposte che tutto il territorio dovrà rassegnarsi ad attendere ancora. Con il caos dietro l’angolo.

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