Allarme povertà in città. L'Sos di Caritas e Csvs

Mensa della Caritas
Mensa della Caritas
di Francesca SOZZO
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Venerdì 23 Settembre 2016, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 16:46
Una città che fa fatica a risalire la china della vivibilità e povertà assoluta per alcuni cittadini. Non sono incoraggianti i numeri presentati questa mattina dalla Chiesa di Lecce e dal Csvs Salento. Con dati che registrano il raddoppio del numero di poveri in città. Le stime diffuse dall’ultimo Rapporto Istat “La povertà in Italia” riferite all’anno 2015 parlano di 1 milione e 582 mila famiglie (il numero più alto dal 2005 ad oggi) e di 4 milioni e 598 individui che vivono in condizione di povertà assoluta. È il mezzogiorno d’Italia a tenere testa nei valori di povertà assoluta. Secondo i dati Eurostat relativi al 2015, l’Italia è il Paese che in Europa conta il numero maggiore di poveri, di persone cioè che vivono in "gravi privazioni materiali". In Puglia, il 2013 è stato l’anno dell’assalto alle sedi in cui si distribuiscono pasti e aiuti alimentari. A comunicarlo è stato l’ultimo Rapporto Cisl-Puglia Basilicata. Nelle 40 mense pugliesi gestite dalla Caritas sono state circa 640mila i pasti destinati a fronteggiare l’imponente numero di richieste, con una media di oltre 1.700 pasti al giorno. In Puglia le famiglie povere sono circa 437mila (a fronte del numero totale che è di 1.555.000). Aumenta il numero delle persone costrette a chiedere aiuto per mangiare: si è passati da 206.858 nel 2010 a 294.765 persone nel 2013.

Ma veniamo a Lecce, dove la povertà assoluta registra numeri che confermano il disagio e l’emarginazione sociale. Le famiglie assistite dai due Empori della Solidarietà cittadini sono, nel 2015, 1.532, rispettivamente 882 quelle che hanno ricevuto beni e servizi dall’Emporio della Solidarietà della Comunità Emmanuel e 650 quelle che hanno goduto dei beni e servizi offerti dall’Emporio della Solidarietà Polo 2 della Caritas diocesana. Sono state circa 5000 le persone sostenute in un bacino di utenze che comprende 17 comuni limitrofi facenti parte degli Ambiti territoriali di Lecce e Campi Salentina. Le 10 mense cittadine della Caritas hanno servito nel corso dell’anno 2015 circa 182.500 pasti, in media 500 pasti al giorno.

Dal 2009 a settembre 2016, invece, la Caritas Diocesana ha accolto nelle sue strutture della Casa della Carità (5 strutture complessive per un totale di 80 posti letto) 2.517 ospiti per un totale di 33.751 pernottamenti. Nelle 10 mense sono stati erogati giornalmente 450 pasti (colazione, pranzo e cena) per un totale di 1.230.750. Da giugno 2014 la Caritas Diocesana si è dotata di un Emporio della Solidarietà, il secondo in città dopo quello della Comunità Emmanuel, per venire incontro alle esigenze morali e materiali di coloro che vivono in situazione di povertà. Dall’anno della sua costituzione ad oggi l’Emporio ha assistito 1.859 famiglie, italiane nel 42% dei casi. Sono stati distribuiti 195.789 unità di prodotti, per un totale di 129.228 kg di prodotti distribuiti e per una spesa pari a 187.841 euro. 

E poi ci sono le cure mediche che non possono mancare per allviare ulteriori disagi delle famiglie in difficoltà. Due gli ambulatori che forniscono sostegno. L’ambulatorio medico “Idria” dal 2014 a oggi ha prestato 3.584 visite mediche, con una percentuale più alta per gli uomini (71%) e per gli stranieri (84%) e l’ambulatorio “Salva” presso il Centro Migrantes che ha prestato 3.170 visite mediche prevalentemente a uomini (72% dei casi) e a stranieri (84%). Il Centro Migrantes ha inoltre fornito servizi, sostegno e attività di inclusione a 8.644 persone, prevalentemente stranieri (85%). 

E poi c'è l'impegno da parte della Chiesa leccese anche attrerso il sostegno economico per evitare forme illegali di finanziamento. «Quella che abbiamo raccontato attraverso i numeri – dice Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, Arcivescovo di Lecce – è la nostra macchina della carità, pane spezzato e condiviso e punta di diamante della nostra Chiesa che ha caratterizzato questo settennio del mio servizio pastorale a Lecce». 
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