C'è anche il pilone diciannovenne romano Luca Rizzoli bloccato in un hotel del Golden Mile di Città del Capo insieme agli altri rugbysti delle Zebre Parma che per colpa della variante sudafricana del Covid si sono visti annullare due match dell'United Rugby Championship. Insomma, tra andata e ritorno quasi ventimila chilometri di voli per non giocare nemmeno un minuto, al più potendo allenarsi ai piedi della maestosa Table Mountain che di tanto in tanto si degna di sottrarsi al cappello di nubi che nella primavera del Capo non mancano mai.
Variante omicron, nuova variante sudafrica e variante nu
Il gruppone (43 persone tra giocatori e staff tecnico) della franchigia emiliana della Federazione italiana rugby era atterrato l'altro ieri a Cape Town via Milano e Dubai per sfidare domani gli Stormers e poi trasferirsi a Durban, sull'oceano Indiano, per affrontare gli Sharks, due delle supersquadre sudafricane che dall'anno scorso fanno parte dell'originaria Celtic Cup che ha via via raccolto squadre gallesi, scozzesi, irlandesi, italiane e infine sudafricane assumendo il nome United rugby championship. Che cosa c'entrano i sudafricani con una coppa europea? Se il business vale la candela si vedrà fra qualche edizione: fatto sta che le danarose franchigie di laggù hanno preferito affrancarsi del Super Rugby che le costringeva a rimbalzare fra Argentina, Nuova Zelanda e Australia (una follia in era Covid) e sposare l'Europa che ha anche il televisivo vantaggio di condividere lo stesso fuso orario. Si è cominciato quattro stagioni fa inserendo squadre sudafricane di seconda fila, poi dall'anno scorso la nuova formula con Bulls, Lions, Sharks e Stormers, corazzate che fornisconi i giocatori agli Springboks campioni del mondo. Dall'Italia partecipano Zebre di Parma e Benetton di Treviso.
I match della "gamba" europea dell'Urc finora erano andati via tranquilli (e non si parla qui dei magri risultati delle italiane) poi si è trattato di viaggiare fino al Sudafrica: con le Zebre sono adesso in Sudafrica i gallesi di Scarlets e Cardiff e gli irlandesi del Munster: da ieri sono tutti bloccati negli hotel perché i voli per l'Europa sono sospesi.
📽️ Zebre #Rugby🦓 Chairman @micheledalai from Cape Town 🇿🇦
🎙️ "We are fine and safe in our hotel. We have maintained all the necessary precautions and we're waiting to know when we'll come back home. The boys are calm, as the current situation in #CapeTown"#WeAreZebre pic.twitter.com/5njRRZtAvm— Zebre Rugby Club 🦓🏳️🌈 (@ZebreRugby) November 26, 2021
Allora, in questo scenario, come se la cavano le Zebre: «Siamo al sicuro, chiusi in una bolla, i ragazzi sono tranquilli e voglio innanzitutto rassicurare tutti». Lo dice Michele Dalai, presidente da questa stagione delle Zebre di Parma dopo esperienze quale scrittore, editore e sceneggiatore, che si trova in Sudafrica al seguito della squadra. «Le Zebre stanno bene - dice Dalai dall'albergo di una delle città più belle del mondo - siamo chiusi in una bolla e siamo solo andati ad allenarci. Siamo sempre stati all'aria aperta, con mascherine e tutte le precauzioni necessarie. Qua la situazione è molto tranquilla almeno a vederla da fuori. Per ora rimaniamo nella nostra bolla e aspettiamo di tornare. I voli sono prenotati per la prima domenica di dicembre, ma speriamo che gli organizzatori ci permettano di tornare prima. Siamo anche in costante contatto con l'Asl di Parma. E, no, non ci aspettavamo questa situazione. Abbiamo fatto più volte i tamponi e siamo ok, mentre invece ci sono giunte notizie di giocatori sudafricani contagiati».
«La nostra idea e quella degli altri club qui in Sudafrica è di rientrare al più presto. Città del Capo è in piena attività, le persone sono in giro, forse a Johannesburg, dove sono le altre squadre la situazione è diversa. Nelle prossime ore dovremo avere delle notizie più precise sul rientro. È un peccato sarebbe stata una bellissima occasione giocare qui ma stiamo bene, tutto funziona bene e siamo tra di noi», aggiunge Dalai. «La città dove siamo noi non è in lockdown, è una bellissima città ma speriamo di poterla lasciare al più presto per tornare in Italia». Sulla possibilità di fare una quarantena in Italia, Dalai è chiaro: «c'è chi si sta operando per questa cosa, le scelte saranno fatte. Noi siamo tamponati tutti i giorni, non abbiamo contatti, faremo tutto quello che dobbiamo anche in Italia».
Va bene, e allora grazie ai ragazzi di Propaganda e sotto con l’appello:#LiberateLeZebre pic.twitter.com/WwcHJgHvJa
— Michele Dalai (@micheledalai) November 26, 2021
L'appello "LIberate le Zebre" lanciato a Propaganda LIve
Nel gruppo anche il neo ingaggiato dalle Zebre, il pilone romano Luca Rizzoli, 19 anni, già azzurro Under 20, cresciuto all'Urc che in questo caso non si significa United Rugby Championship ma Unione Rugby Capitolina.
Le vicende del Covid hanno spesso incrociato, nell'ultimo anno e mezzo quella della squadra parmigiana: simbolo di questa vicenda è stato il flanker, che gioca anche nella nazionale, Maxime Mbandà che quando l'attività fu sospesa in occasione del primo lockdown, si impegnò come volontario per il trasporto dei malati in un'associazione di volontariato di Parma, una delle città più colpite dalla prima ondata della pandemia. Mbandà è stato poi nominato cavaliere dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Sotto trovate tutti i convocati per la trasferta sudafricana.