Annalisa D'Auria uccisa dal compagno (che poi si è ucciso): lei bidella, lui operaio. La figlia di 3 anni resta sola

Il dramma a Rivoli (Torino). La donna è stata accoltellata alla gola, lui poi si è gettato da un silos

Annalisa D'Auria uccisa dal compagno (che poi si è ucciso): lei bidella, lui operaio. La figlia di 3 anni resta sola
Annalisa D'Auria uccisa dal compagno (che poi si è ucciso): lei bidella, lui operaio. La figlia di 3 anni resta sola
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Sabato 28 Ottobre 2023, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 13:44

La follia, il sangue, la fuga, la morte. È stata accoltellata alla gola la donna uccisa stamattina a Rivoli (Torino) dal marito, che poi si è tolto la vita. La donna, Annalisa D'Auria, 32 anni, era originaria di Nocera Inferiore (Salerno), e viveva nella cittadina dell'area metropolitana di Torino col marito, 36 anni, Agostino Annunziata, originario di Pagani (Salerno), e la figlia, 3 anni. L'uomo, subito dopo avere accoltellato a morte la consorte, ha chiamato la madre raccontando l'accaduto. È stata la donna dalla Campania, chiariscono i carabinieri, e non dalla Calabria come riferito in un primo momento, ad avvertire poi il 118, che ha chiamato a sua volta il 112. Da qui l'intervento dei carabinieri, che stanno lavorando per cercare di ricostruire le ragioni del gesto dell'uomo e la dinamica dell'accaduto.

Annalisa D'Auria, chi era

 

Il corpo di Annalisa è stato trovato dai carabinieri nel soggiorno della loro abitazione.

La donna lavorava come bidella nella vicina Pianezza, all'istituto tecnico agrario Dalmasso, e l'uomo come operaio alla Massifond, un'azienda del comparto automobilistico, una fonderia di metalli ferrosi, getti di ghisa, modelleria e officina meccanica, che nella vicina Orbassano ha i capannoni e due silos.

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Proprio da uno dei silos l'uomo stamani si è gettato, uccidendosi, dopo avere ammazzato a casa la consorte. Nella loro casa di Rivoli, a quanto emerge, l'uomo aveva trascorso per vicende legate a stupefacenti circa un anno ai domiciliari. Ai carabinieri non risultano denunce per violenze domestiche o altro legato alla vita familiare. I colleghi di lavoro attuali lo descrivono come «uno sportivo, sempre in palestra, molto generoso» e, prima dell'impiego come operaio, viene riferito che era stato per un periodo un militare, ma aveva poi abbandonato questa occupazione. La figlia adesso è rimasta sola. 

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