Ecco cosa è accaduto la notte della scomparsa di Madeleine: la baby sitter racconta la sua verità

Ecco cosa è accaduto la notte della scomparsa di Madeleine: la baby sitter racconta la sua verità
di Marta Ferraro
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Mercoledì 19 Aprile 2017, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 10:43
A più di dieci anni dalla misteriosa scomparsa di Madeleine McCann durante una vacanza in Portogallo la ex baby sitter del centro turistico ha rilasciato una testimonianza che potrebbe aprire nuove piste in un caso che sembra privo di qualsiasi chiave di lettura.



In un’intervista esclusiva al giornale inglese The Mirror, la baby sitter racconta che si prese cura della piccola e uscì a cercarla la notte in cui scomparve. Ha raccontato di quanto i genitori fossero disperati e angosciati quando si resero conto di quello era successo. La donna ha riferito di essersi sentita perseguitata dall’immagine del padre di Maddie, Gerry McCann, che tentava disperatamente di trovare sua figlia mentre lei consolava la madre, che non smetteva di piangere. La donna ha dichiarato che l’Ocean Club, il resort di Praia da Luz, in Portogallo, nel quale era ospitata la famiglia britannica, non godeva di buona fama, per quanto riguarda la sicurezza. Giorni prima l’avevano informata di un tentativo di violenza, per il quale le avevano raccomandato di non girare da sola.

Su quella notte del maggio 2007, la baby sitter ha assicurato:
«Un padre venne da me e mi disse che qualcuno stava cercando suo figlio, immediatamente ho pensato a Maddie. Un paio di minuti più tardi sono entrata e ho visto piangere Kate, i suoi amici che la confortavano, Gerry che guardava sotto le macchine. Allora, mi sono avvicinata e ho tentato di consolarla. Le è successo il peggio che le potesse capitare, credo che dicesse qualcosa come: “la ritroveremo, queste cose succedono sempre”», ha dichiarato. «Kate stava piangendo, però quasi in uno stato catatonico, e Gerry era molto angustiato. Questa è l’unica cosa che realmente ricordo di lui. Non posso dimenticare come guardava sotto le auto. Dopo ci dissero che stavano cominciando a perlustrare anche nei cassonetti. Fu in quel momento che ci rendemmo conto della gravità», ha aggiunto.

Insieme a alcuni del personale dell’hotel, la donna, che lavorava per l’impresa di viaggi Mark Warner nel complesso Ocean Club, cominciò a vagare nell’oscurità della notte per cercare la piccola anche nei contenitori di dimensioni industriali e nelle tubature che conducono al mare in cerca di Madeleine. Si aggirò persino per le stradine di Praia da Luz in cerca della bambina scomparsa, fino a che le dissero alle 5 del mattino, e contro la sua volontà, che era ora di andare a riposare.

Un altro dettaglio reso noto dalla baby sitter, che ha chiesto di non essere identificata, è che la Polizia tardò un’ora prima di arrivare sul posto, cosa che ha permesso a molte persone di entrare e uscire dall’abitazione in cui aveva dormito la bambina senza alcun tipo di sorveglianza, nessun tipo di cura, contaminando la scena del crimine.
«Abbiamo lavorato al posto della Polizia, però eravamo degli adolescenti. É per questo che in seguito gli ufficiali hanno tentato di captare minuto per minuto di ognuno di noi, perché loro non erano lì» ha dichiarato.

La donna si è sorpresa quando i genitori di Maddie sono apparsi sui media come possibili sospettati.
«Le dico di no.
Considerando le loro reazioni, non può essere, in nessun modo
», ha detto riferendosi alla possibile colpevolezza dei genitori. La baby sitter ha anche ricordato com’era la bambina: «Ricordo il suo carattere e il suo temperamento. Era un po’ timida, molto dolce. Per niente rumorosa. Davamo la stessa attenzione a tutti i fratelli, però lei era veramente tenera e un vero amore».

Madeleine scomparve dalla stanza dell’hotel mentre i genitori mangiavano con gli amici in un bar a pochi metri da dove dormiva la bambina insieme ai fratelli gemelli, Amelie y Sean. La ex baby sitter ha detto che allontanarsi per pranzare mentre i bambini dormivano era cosa molto comune in quel centro turistico.
«Ricordo di aver pensato, prima ancora di conoscerli, che sembravano la famiglia perfetta», ha concluso.
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