L’affitto va alle stelle, si mette nudo
in vetrina: "Io, oste senza osteria"

L’affitto va alle stelle, si mette nudo in vetrina: "Io, oste senza osteria"
di Luciano Beltramini
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Domenica 12 Aprile 2015, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 19:18

A Valdobbiadene è diventata famosa, salendo più volte agli onori della cronaca, l’"Osteria senza oste". A Montebelluna il gestore del locale di piazza Verdi a Posmon, usando l’ironia ma con la morte nel cuore, ha voluto simbolicamente "sposare" il destino della più famosa osteria. Il gestore si è fatto fotografare a petto nudo, praticamente in "braghe de tea" come dicono a Montebelluna, con un cartello emblematico: "Oste senza osteria".

È infatti rimasto praticamente "nudo" Nicola Colbertaldo, il giovane che da circa sei anni gestiva l’unico centro di aggregazione della frazione del "Pozzo".

Proponeva piatti tipici locali, abbinandoli a dell'ottimo prosecco o a un buon vino rosso. Più volte all'osteria "Posmon", che Nicola aveva avuto il coraggio di riaprire in sostituzione di una birreria, ha avuto come clienti importanti personaggi, in primis Moreno Morello di "Striscia la notizia". Ma ora non ce la fa più a sostenere le troppe spese.

«Il 19 aprile - spiega Nicola - chiuderò per sempre l'osteria, anche se con la morte nel cuore. Il contratto di locazione scade a giorni e non sono in grado di rinnovarlo. La proposta economica della proprietaria (di muri e licenza), una mia parente, è fuori dal mio portafoglio». Non vuole alimentare ulteriormente la polemica Nicola e si ferma qui. «Ora sto preparando il gran finale. Un commiato con una festa del tutto particolare che tengo segreta. Nell'osteria "Posmon" mi sono trovato perfettamente a mio agio e spero di aver lasciato dei bei ricordi nei clienti. Ho organizzato anche eventi musicali molto partecipati e feste della contrada.

Ora sono un oste senza osteria, ma di sicuro non mi fermo. Davanti a me ho ancora una vita. Sono pronto ad affrontare nuove avventure, sperando di trovare un'anima buona che mi chieda un affitto meno oneroso. Mi sto guardando attorno. Forse sarà ancora un oste con osteria»