1995, ecco l'album di Lorenzo Fragola
dopo la vittoria a X Factor

1995, ecco l'album di Lorenzo Fragola dopo la vittoria a X Factor
di Carlo Mandelli
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Mercoledì 1 Aprile 2015, 03:39 - Ultimo aggiornamento: 11:44
MILANO - «Avrei voluto mettere in scaletta 80 tracce». È entusiasta, Lorenzo Fragola, per il suo primo album, uscito ieri. Si intitola 1995, proprio come l'anno di nascita del vincitore della passata edizione di X Factor. Alla fine i brani sono “solo” 13, ma rappresentano gran parte dei mondi musicali frequentati da Fragola, mattatore sul palco del talent di casa Sky e reduce dalla partecipazione al primo Festival di Sanremo targato Carlo Conti. Tra i brani, scritti con l'aiuto di una serie di collaboratori, ci sono anche l'inedito The reason why, oltre al sanremese Siamo uguali, firmato con Fedez.





Lorenzo, quello che ti lasci alle spalle è stato un anno intenso. Com'è andata?

«In pochi mesi sono successe tante cose che mi hanno permesso di maturare molta esperienza. X Factor è stato una grande scuola e poi Sanremo, con tutte le sue emozioni, mi ha insegnato ancora di più. Mettersi al lavoro su un album, però, è stata la cosa più bella».



Nelle canzoni che hai inserito nell'album canti sia in inglese che in italiano, come mai?

«Perché mi piace scrivere in entrambe le lingue. Nella canzoni di 1995 sono finiti molti dei suoni ispirati ai miei ascolti musicali di tutti i giorni e fare un lavoro senza uno delle due dimensioni, italiana e inglese, sarebbe stato come privarmi di qualcosa».



Nell'album è finita anche una rivisitazione di “Dangerous” firmata in origine da David Guetta...

«Ho pensato che avrebbe avuto un senso solo se stravolta, e così ne è uscita una versione completamente diversa dall'originale».



Com'è stato incontrare il tuo pubblico durante il firmacopie a Milano di due giorni fa (domani il bis a Roma, alla Discoteca Laziale alle 17.30)?

«È stato bellissimo e sono felice che si siano presentati in tanti. La cosa più strana è stata firmare il primo cd, non sapevo dove scrivere il mio nome».



Perché hai voluto usare l'anno della tua nascita per il titolo del disco?

«È un modo molto forte di espormi. A 20 anni non è detto che qualcuno non possa fare determinate cose e ai pregiudizi per il fatto di arrivare da un talent rispondo sempre con un sorriso».
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