Acerra. Via le ultime ecoballe, saranno trattate e poi bruciate nell'inceneritore

La piazzola numero 7 da cui sono state rimosse le ecoballe di Acerra
La piazzola numero 7 da cui sono state rimosse le ecoballe di Acerra
di Enrico Ferrigno
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Giovedì 19 Marzo 2015, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 19:56


ACERRA. Rimosse le ventunomila tonnellate di rifiuti dalla piazzola numero 7 del sito di stoccaggio posto di fronte all'inceneritore di

Acerra. Stamattina è partito l'ultimo camion diretto allo Stir di Caivano. Qui le ultime ecoballe saranno ancora una volta disimballate, poi caratterizzate ed infine, se conformi ai codici Cer, torneranno ad Acerra per essere bruciate nell'inceneritore.



Le operazioni di smaltimento gestite dai tecnici della Sapna e della A2A, con il relativo viaggio di andata e ritorno dei rifiuti cominciarono ad aprile dell'anno scorso e sarebbero dovute terminare dopo 50 giorni.



"È stato finalmente scongiurato definitivamente il pericolo di nuove, non lecite, combustioni su questa piazzola, pericolose per l’intera comunità", dichiarano sindaco e amministratori locali che sottolineano in una nota l'importante risultato raggiunto.



Nel sito di stoccaggio considerato negli anni scorsi illegittimo dal Consiglio di stato perché mancante della preventiva valutazione di impatto ambientale ci sono ancora due piazzole grandi 17 ettari dove sono stoccate dal 2005 altre 60 mila tonnellate di ecoballe anche esse da trattare allo stir e poi da bruciare nel termovalorizzatore.



"Liberiamo così la Campania – ha spiegato l’assessore regionale Giovanni Romano - dall'annoso problema delle cosiddette ecoballe che rappresentano anche il principale elemento di preoccupazione dell'Europa nell'ambito della procedura d'infrazione".




Ed è proprio il mancato svuotamento del sito che non ha consentito finora la restituzione dei terreni "liberi da persone e da cose" ai proprietari cosi stabilì l'anno scorso il tribunale di Napoli.